Amici del Timone n�90 del 17 settembre 2019

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1 SIENA: ARCIGAY IN CATTEDRA AL CORSO PER MEDICI: ''INDOTTRINAMENTO''
L'Ordine dei medici di Siena fa salire in cattedra Arcigay per un corso professionale sulle relazioni di cura Lgbt. La protesta dell'Osservatorio di bioetica e di Provita&famiglia: Non c'è fondamento scientifico. Il presidente dell'Ordine: Chiesto da un collega, che è anche presidente Arcigay. Al via petizione per chiedere l'annullamento.
di Andrea Zambrano - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
2 SENACIVITAS CHIEDE L'USCITA DEL COMUNE DI SIENA DAL PROGETTO READY
Il cambio di maggioranza sia testimoniato anche da maggiore attenzione ai temi etici: un'intervista al nostro presidente Paolo Del Prato
di Luca Marcolivio - Fonte: Provitaefamiglia
3 ASSOCIAZIONI CATTOLICHE APPOGGIANO IL NUOVO ESECUTIVO E NEL FRATTEMPO SI RIUNISCONO PER IMPEDIRE DECISIONI SULL'EUTANASIA CHE GIà SI PREVEDONO PROBABILI.....INCOERENZA O INGENUITA'?
Strizzare l'occhio alla sinistra sull'immigrazione può costare caro in altri campi...
di Stefano Fontana - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
4 IN FRANCIA VINCENT LAMBERT E' STATO UCCISO DOPO UNA LOTTA A SUON DI SENTENZE...
Purtroppo dobbiamo aprire gli occhi e capire la ricerca della morte che anima il pensiero moderno
di Tommaso Scandroglio - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
5 SCANDALO BIBBIANO: PER DON FORTUNATO DI NOTO NON E' UN CASO ISOLATO
Intervista al sacerdote che da 30 anni combatte la piaga della pedofilia in internet (VIDEO: Don Di Noto e la lotta alla pedofilia)
di Salvatore Tropea - Fonte: Notizie Provita
6 GRETA IN BARCA A VELA DIMOSTRA CHE L'ALTERNATIVA ECOLOGISTA NON E' POSSIBILE
La ragazzina divenuta guru mondiale viaggia''a impatto zero'' verso la conferenza sul clima di New York... smascherando così il volto oscuro dell'ambientalismo
di Stefano Magni - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
7 MUORE A 12 ANNI DOPO 3 GIORNI DI AGONIA (MA I GIORNALI HANNO DIMENTICATO DI DIRE CHE...)
Sofia è stata dichiarata cerebralmente morta e i genitori hanno dato l'assenso per l'espianto degli organi (quindi... non è morta per l'incidente, ma per la sospensione dei sostegni vitali)
di Alfredo De Matteo - Fonte: Corrispondenza Romana
8 IL MINISTRO DELLA SALUTE IMPONE IL SILENZIO-ASSENSO SULLA''DONAZIONE'' DEGLI ORGANI
Giulia Grillo dà pieno compimento ad una legge di venti anni fa (adesso i familiari non potranno più opporsi allo Stato che prenderà gratis i pezzi di ricambio che vuole)
di Ermes Dovico - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana

1 - SIENA: ARCIGAY IN CATTEDRA AL CORSO PER MEDICI: ''INDOTTRINAMENTO''
L'Ordine dei medici di Siena fa salire in cattedra Arcigay per un corso professionale sulle relazioni di cura Lgbt. La protesta dell'Osservatorio di bioetica e di Provita&famiglia: Non c'è fondamento scientifico. Il presidente dell'Ordine: Chiesto da un collega, che è anche presidente Arcigay. Al via petizione per chiedere l'annullamento.
di Andrea Zambrano - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 3 ottobre 2019

Arcigay in cattedra e medici sui banchi di scuola. E' questa l'immagine che si materializzerà sabato prossimo a Siena nella sala convegni dell'Ordine dei medici. Relatori alcuni attivisti di Arcigay e del Movimento Pansessuale di Siena che svolgeranno il tema "IL FIORE DELLE IDENTITÀ-Percorsi tra identità e orientamenti per un migliore approccio alla relazione di cura".
Tema molto liquido per trattazione e tematiche affrontate dato che in calendario nella tre giorni di convegni, che si svolgeranno su tre date, si tratterà di argomenti tra i più svariati avendo però sempre come focus centrale lo sguardo Lgbt: stereotipi e pregiudizi, componenti dell'identità sessuale, linguaggio inclusivo, benessere delle persone Lgbt e relazione d'aiuto con le persone Lgbt.
Il convegno infatti viene presentato come organizzato dall'Omceo di Siena, ma "a cura della rete di Formazione Arcigay e Movimento Pansessuale di Siena". Praticamente l'Ordine ci mette le strutture e l'accreditamento per i professionisti che parteciperanno e gli attivisti Arcigay faranno da insegnanti.
La cosa non è andata giù a diversi medici che hanno manifestato al presidente dell'Ordine il proprio disappunto. Non per la trattazione della tematica omosessualità. Ma per quello che è sembrato a molti uno scarso approccio scientifico al problema.
Anche il neonato Osservatorio di bioetica di Siena, che ha al suo interno anche diversi medici, ha espresso le sue riserve. E ha preso carta e penna scrivendo al presidente dell'ordine Roberto Monaco, lamentando la scarsa scientificità dell'iniziativa.
Nella comunicazione tra Ordine e Osservatorio ci si stupisce dell'assenza di quelle professionalità mediche indispensabili per affrontare scientificamente le tematiche dell'omosessualità dal punto di vista medico-clinico. Tanto più che l'unico medico presente è specializzato in anestesiologia e rianimazione. Assenti invece - solo per fare un esempio - endocrinologi, psicologi, pedopsichiatri, psichiatri, pediatri, infettivologi e medici di medicina generale. Insufficiente per un convegno che si fregia di essere scientifico.
Con queste premesse il sospetto che si tratti di un indottrinamento è molto elevato. Con un contraddittorio assente, la presenza di relatori provenienti tutti dallo stesso contesto militante della causa Lgbt, l'osservatorio di bioetica teme dunque che i medici ricevano nozioni prive di basi scientifiche e vengano dunque indottrinati.
Non la pensa così il presidente dell'Ordine di Siena, Monaco, il quale, raggiunto dalla Nuova BQ, ha cercato di gettare acqua sul fuoco non senza ammettere un moto di fastidio: "Ancora con questa storia? E' vero, non ho ancora risposto ai colleghi, ma adesso lo farò". Per dire che cosa? Chiediamo. "Che io considero l'Ordine non soltanto un luogo dove si rilasciano certificati, ma anche un laboratorio di idee".
Chiediamo come è nata l'idea di questo seminario: "E' stato un collega dell'Ordine dei medici che è anche Presidente dell'Arcigay che ci ha chiesto di organizzare un corso di formazione per creare un aiuto nelle relazioni di cura tra persone che hanno un orientamento sessuale differente e che hanno difficoltà a parlare col medico curante per paura di pregiudizi". Monaco ci ha spiegato di aver avuto l'ok dalla Federazione nazionale dei medici che ha rilasciato l'accreditamento formativo.
E per quanto riguarda i relatori? "Si sta parlando di relazione di cura - prosegue - tant'è vero che i relatori sono filosofi e counselor. E poi ci sono io come garante". A questo proposito, che cosa risponde all'Osservatorio che lamenta il rischio indottrinamento? "E' un timore che comprendo, ma esigerò al collega di mantenere un atteggiamento professionale e non di parte o non scientifico. Il fatto che il collega che ha promosso il corso sia un attivista forse può aver creato qualche dubbio, ma sono certo che il convegno si manterrà sul piano scientifico".
Sarà. Quel che è certo è che la piattaforma Pro Vita & Famiglia ieri ha già fatto partire una petizione per fermare il corso in cui si sottolinea che "siamo di fronte a un corso di indottrinamento basato sulle teorie del gender, ovvero ad un corso rivolto ai medici basato su teorie senza fondamento scientifico". In appena un giorno le firme sono già più di mille.

PETIZIONE PER ANNULLARE IL CORSO DI INDOTTRINAMENTO PER MEDICI A SIENA
Da firmare e diffondere se condividete, grazie:
https://www.provitaefamiglia.it/petizione/firma-per-annullare-il-corso-gender-il-fiore-delVita: rassegna stampa del 17 settembre 2019

Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 3 ottobre 2019

2 - SENACIVITAS CHIEDE L'USCITA DEL COMUNE DI SIENA DAL PROGETTO READY
Il cambio di maggioranza sia testimoniato anche da maggiore attenzione ai temi etici: un'intervista al nostro presidente Paolo Del Prato
di Luca Marcolivio - Fonte: Provitaefamiglia, settembre 2019

Al Comune di Siena, una lista civica che appoggia la maggioranza di centrodestra ha chiesto l'uscita dalla rete RE.A.DY. la rete contro le discriminazioni. Oggetto del contendere è, ancora una volta, l'utero in affitto, che l'Arcigay senese, membro della RE.A.DY. locale, insiste nell'appoggiare. Siena aveva aderito a RE.A.DY. nel 2014, quando la giunta e la maggioranza consiliare erano di centrosinistra. A sollevare la questione è stata la lista Sena Civitas, rappresentata in Consiglio Comunale da Pietro Staderini, che ha recentemente presentato una mozione ad hoc. A spiegare a Pro Vita & Famiglia i contorni della vicenda è stato un altro esponente di Sena Civitas, Paolo Del Prato, esperto di questioni di bioetica e di politiche familiari.
Dottor Del Prato, c'è una ragione per la quale la maggioranza di centrodestra al Comune di Siena ancora non abbandona la rete RE.A.DY.?
«Non saprei darle una risposta, è comunque un dato di fatto che la maggioranza, che anche Sena Civitas sostiene, a differenza di altre amministrazioni di centrodestra, non ha ancora preso nessuna iniziativa a riguardo, allora ci siamo attivati noi con questa mozione. Contiamo che anche Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia seguano l'esempio di altri comuni, come Pistoia, Arezzo, Pisa, Treviso, Udine e Cremona. La nostra è una lista civica di area moderata che si riconosce in determinati valori, quindi abbiamo pensato noi di compiere il primo passo, fermo restando che, con questa nostra iniziativa, non intendiamo affatto voltare le spalle di fronte a discriminazioni di alcun tipo».
Dai dati dell'UNAR, oltretutto, sembrerebbe che non vi sia alcuna emergenza discriminazione avente a che fare con l'orientamento sessuale…
«È proprio così. Sono dati nazionali ma non abbiamo elementi per affermare che a Siena la situazione sia molto diversa. L'ultima rilevazione dell'UNAR, organismo decisamente super partes, risalente al 2017, certifica che la maggior parte delle discriminazioni sono di ordine razziale, etnico e religioso. Quelle riconducibili a motivazioni legate all'orientamento sessuale sono state 324, pari al 9,1% e, di queste, solo 38 (pari a circa l'1%) legate a motivazioni connesse alla "identità di genere". Non vogliamo con questo ignorare le discriminazioni di questo tipo ed è bene che il Comune le affronti con adeguati progetti di prevenzione, a patto, però, che non vengano scelti soggetti schierati ideologicamente come, appunto, l'Arcigay, che della rete RE.A.DY fa parte, e che non ha mai preso apertamente posizione contro l'utero in affitto. Ciò è per noi inaccettabile e, per questo motivo, chiediamo al Comune di uscire da RE.A.DY.».
È quindi l'utero in affitto, l'elemento più divisivo e controverso?
«Vorrei citare un episodio che mi ha visto coinvolto. Ero stato invitato da un gruppo scout senese a discutere proprio dell'utero in affitto. Avevano organizzato un dibattito, ospitando le voci contrarie e quelle favorevoli alla pratica. La nostra controparte era l'Arcigay di Siena. È la conferma che queste organizzazioni non hanno una posizione contraria anzi, pur con tutti i distinguo pretestuosi che offrono, sono sostanzialmente favorevoli. E questa è una posizione che vede contrari non solo noi ma anche una gran parte del mondo femminista e persino una parte dell'attivismo lgbt. Queste associazioni, quindi, ritengono accettabile qualcosa che dovrebbe essere inaccettabile per chiunque. Nella mozione citiamo comunque un altro fattore, che è quello educativo. Questi soggetti sono gli stessi che vogliono andare nelle scuole a parlare di "fluidità di genere", anticamera – come è noto – per la diffusione tra i minori di farmaci "bloccapubertà" che in altri Paesi, come nel Regno Unito, stanno cominciando a destare forte preoccupazione dal punto di sanitario e psicologico. Riteniamo che su questi temi non debba essere permesso l'ingresso nelle scuole a figure ideologizzate che portano avanti teorie molto controverse di un punto di vista scientifico».

Fonte: Provitaefamiglia, settembre 2019

3 - ASSOCIAZIONI CATTOLICHE APPOGGIANO IL NUOVO ESECUTIVO E NEL FRATTEMPO SI RIUNISCONO PER IMPEDIRE DECISIONI SULL'EUTANASIA CHE GIà SI PREVEDONO PROBABILI.....INCOERENZA O INGENUITA'?
Strizzare l'occhio alla sinistra sull'immigrazione può costare caro in altri campi...
di Stefano Fontana - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 09/09/2019

L'11 settembre si riuniranno a Roma molte associazioni cattoliche, insieme al presidente della CEI, per decidere cosa fare contro la legalizzazione del suicidio assistito. Strano davvero: molte di queste associazioni sostengono con forza l'attuale maggioranza di governo. Si lavora perché al governo vadano forze pro-eutanasia e poi ci si riunisce per stabilire cosa fare per impedire che venga approvata una legge sull'eutanasia.
Il prossimo 11 settembre si riuniranno a Roma molte associazioni cattoliche insieme al cardinale Gualtiero Bassetti per mettere a fuoco cosa fare contro la legalizzazione dell'eutanasia. L'incontro è promosso dal tavolo Famiglia e Vita presso la CEI e ha questo titolo: "Eutanasia e suicidio assistito. Quale dignità della morte e del morire?". Ricordo che l'11 luglio 2019 si era tenuta a Roma la giornata di lavoro di varie associazioni cattoliche dal titolo "Diritto o condanna a morire per vite inutili?" organizzata dal Libero Coordinamento Pro Persona. Da cosa è nato questo attivismo dialogico interno al mondo cattolico?
La riunione dell'11 luglio era stata organizzata dopo che la Corte costituzionale aveva emesso una ordinanza in cui chiedeva al Parlamento di legiferare sul tema dell'assistenza al suicidio. La Corte ribadiva l'illiceità dell'assistenza al suicidio, però chiedeva al Parlamento di contemplare alcuni casi specifici entro il 24 settembre, data in cui essa sarebbe tornata sull'argomento. Naturalmente il Parlamento poteva legiferare in modo largo o stretto e quindi, per anticipare una legge molto ampia al punto da aprire completamente all'eutanasia, si tenne quella riunione intra-cattolica da cui emerse la proposta di uno scambio tra il chiaro mantenimento del divieto all'assistenza al suicidio da una parte e una forte riduzione della pena per il convivente che aiutasse a morire.
Siccome era già stato presentato dall'onorevole Pagano (Lega) un progetto di legge in questo senso, l'incontro di fatto appoggiò quella linea. Alcune associazioni che non parteciparono alla riunione dell'11 luglio la criticarono, considerandola un cedimento che non avrebbe portato a nulla, come successo già molte volte in passato.
Eccoci ora alla nuova riunione del prossimo 11 settembre, in un panorama politico però radicalmente mutato. Con questa nuova maggioranza e con questo nuovo governo, le richieste della Corte costituzionale al Parlamento di contemplare per legge alcuni casi specifici di aiuto al suicidio saranno decisamente superate. Ci vorrà poco perché il nuovo Parlamento approvi una legge che liberalizzi totalmente l'eutanasia e che non si limiti a tollerare qualche singolo caso disperato. Ammettiamo che il disegno di legge Pagano fosse stato approvato dal Parlamento: ora sarebbe inservibile perché verrebbe superato dalla volontà decisamente pro eutanasia della nuova maggioranza. So bene che anche in precedenza la maggioranza dei parlamentari era pro-eutanasia, ma con la nuova maggioranza al governo l'esito è decisamente più scontato.
E qui viene il bello della questione. Molte (non tutte) associazioni presenti alla riunione dell'11 luglio e che parteciperanno a quella dell'11 settembre avevano approvato la legge 219 sul fine vita che è già eutanasica. Spiace ricordare che, durante il dibattito parlamentare, mentre il Centro Studi Livatino molto opportunamente dimostrava che si trattava di eutanasia, Francesco D'Agostino per i Giuristi cattolici diceva di no e dava la sua benedizione al testo di legge. Molte (non tutte) delle stesse associazioni hanno lavorato per demolire il precedente governo e hanno di fatto favorito il nuovo, molte di esse non hanno detto nulla sui pericoli che il nuovo governo avrebbe rappresentato per il tema della vita e hanno poi gioito per il cambiamento avvenuto nel superamento del "sovranismo" e del "populismo".
I vertici della CEI, e in particolare il cardinale Bassetti, sono più volte intervenuti in politica, per esempio durante la campagna per le europee, contro l'unica forza politica che permettesse di contenere la deriva antropologica e a favore della controparte, appena conclusasi la trattativa per il governo Conte, i media cattolici hanno manifestato contentezza per il ritorno all'ordine dopo le ubriacature salviniane, quegli stessi media che ora pompano sull'importanza della riunione dell'11 settembre. Il presidente del Forum delle Famiglie Gianluigi De Palo, uno dei soggetti promotori del nuovo incontro dell'11 settembre, chiede al nuovo governo l'assegno unico per figlio … ma De Palo ha ben guardato in faccia il nuovo governo?
In presenza di una maggioranza parlamentare e di un governo che molte associazioni cattoliche e la stessa CEI hanno appoggiato e che si presume andrà ben oltre le richieste della Corte sul suicidio assistito, ci si riunisce per discutere che linea seguire perché l'eutanasia non venga approvata per legge. Si lavora perché al governo vadano forze pro-eutanasia e poi ci si riunisce per stabilire cosa fare per impedire che venga approvata una legge sull'eutanasia. Si converrà che è un atteggiamento alquanto strano, a dir poco per essere educati.
L'impressione è che simili riunioni facciano più male che bene, che disorientino invece che orientare e che nel mondo cattolico coloro che dovrebbero guidare favoriscano i deragliamenti e le uscite di pista. Del resto ciò è inevitabile se i principi non negoziabili, ossia quanto è indisponibile perché è a disposizione della sola Verità, vengono dimenticati e confusi con questioni discrezionali; quando si convocano riunioni ma non si è più capaci di indicare un contenuto su cui essere d'accordo perché vero e non perché è bello essere d'accordo; quando sistematicamente si parla solo di accoglienza in mare e non nella culla; quando si pensa che i fini emergano dal con-venire – o addirittura che il fine sia lo stesso con-venire - piuttosto che il contrario.

Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 09/09/2019

4 - IN FRANCIA VINCENT LAMBERT E' STATO UCCISO DOPO UNA LOTTA A SUON DI SENTENZE...
Purtroppo dobbiamo aprire gli occhi e capire la ricerca della morte che anima il pensiero moderno
di Tommaso Scandroglio - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 17/07/2019

Vincent è stato ucciso con le sentenze, con i referti medici, con la cultura di chi su questa terra vince sempre perché l'arbitro è sempre uno di loro. La stessa che chiede di salvare il pianeta, mentre stermina gli abitanti del pianeta, a partire dal grembo materno. Con la complicità di quella parte cattolica che parla solo di inclusività e dialogo.
Muori, Lambert! Tu e la tua maledetta voglia di vivere. Muori tu e i tuoi bigotti accoliti che berciano sempre i soliti slogan! Muori una buona volta, ché ti sei accanito a vivere contro ogni nostra decisione fin troppo a lungo! Che possano morire dentro l'anima anche i tuoi genitori così ostinati a non piegarsi alle nostre nere volontà!
Finalmente sei morto! Ti abbiamo ucciso con le sentenze, con i referti medici, con le opinioni che agli ottusi sono parse dotte e ai semplici solo fesse. Ci è voluto tempo per farti crepare. Meglio così. Ti abbiamo cucinato a fuoco lento per farti soffrire ancor di più. La stuzzicante e sofisticata tortura di farti assaporare l'affilata lama del boia sulla pelle, senza però mai sferrare il colpo mortale. Uno stillicidio che ci ha galvanizzato non poco.
Ci hai fatto penare per anni anche tu però, ma eravamo certi di vincere. Perché noi vinciamo sempre alla fine. Sempre. È semplice: ogni volta l'arbitro è uno di noi. Se siamo sotto di un gol aspetta a fischiare la fine della partita. E appena siamo in vantaggio ecco che fischia. Sarà banale dirlo, ma finché eri in vita potevi morire – potevi perdere la tua partita – ma ora che sei morto, noi abbiamo vinto per sempre e tu hai perso per sempre perché non puoi più tornare in vita. Era impossibile che tu vincessi per sempre. Le regole del gioco le abbiamo inventate noi.
Sì, vinciamo sempre. Anche ora e senza fare nulla migliaia di bambini muoiono nel luogo che un tempo era il più sicuro della Terra: il ventre della propria madre. Anche ora e senza fare nulla c'è gente che a frotte divorzia, si sposa sotto l'arcobaleno, produce bimbi in provetta, affitta uteri, mette preservativi e ingoia pillole, le nuove testate nucleari da prendersi per via orale, si spara in vena cocktail mortali, salta da un letto all'altro succube di istinti animaleschi che scambia per libertà.
Nulla ci ferma. Sono tutti dalla nostra parte. I baciapile sono poi gli agenti in missione speciale più bravi. Mentre noi sterminiamo nascituri, feti, disabili, famiglie, mentre noi compiamo quotidianamente questa mattanza alla luce del sole delle leggi, degli ometti vestiti di nero o di viola o di porpora o con golfini color grigio topo ci tengono lontani la plebe cattolica, ammorbidendola con parole così banali che fanno venire la nausea anche a noi: accoglienza, inclusività, dialogo, tolleranza, pace. E pensare che siamo stati noi a mettere loro in bocca questo dizionario degli stereotipi.
Sono bravissimi questi mentecattolici, perché hanno eretto un muro tra noi e quei pochi sopravvissuti allo scoppio della bomba atomica del politicamente corretto, quei pochi che vorrebbero strapparci di mano gli strumenti aguzzi per abortire, la siringa da iniettare al malato mentale, la sentenza di divorzio, la provetta in cui far crescere l'embrione, il registro dove trascrivere le nozze gay, i neonati da dare in adozione alle coppie omosex, il libro delle fiabe letto da un trans ai bambini a scuola. Non riescono ad arrivare a noi grazie ai loro generali. Sublime.
Sì, siamo stati geniali. Tutti a marciare per il clima e per la salvezza del pianeta e intanto noi dietro a sterminare gli abitanti di questo pianeta. Continuiamo da decenni a massacrarvi e voi vi gettate ormai spontaneamente nelle nostre braccia. Quasi non c'è più gusto.
Ma torniamo a te, Vincent. Tu eri il tipo di persona più pericolosa perché un fiore che spunta dal letame, sopra un cumulo di immondizie, da una crepa in un muro si nota di più: la sua bellezza appare ancor più vivida. Comunque con il tuo caso siamo stati bravissimi, magistrali. Abbiamo fatto passare l'amore incondizionato dei tuoi genitori come irragionevole testardaggine. Le nebbie dell'affetto materno e paterno hanno obnubilato il senno di questi due poveri anziani genitori, incapaci ormai di lasciar andare il loro figliolo. È questo il messaggio all'arsenico che i più si sono bevuti senza fiatare. Un gioco da ragazzi.
Comunque sappi che noi siamo bulimici, bulimici del male. Non siamo mai sazi. Ti abbiamo già digerito e ora famelici guatiamo altre vittime. Le nostre luride ombre si allungheranno fino agli spazi reconditi e intimi della famiglia, con la pedofilia e l'incesto, inquineranno ancor più le menti dei politici perché vogliamo togliere all'uomo il diritto di fare il bene e concedere con larghezza il diritto di compiere il male, nonché assegnare diritti ad animali, piante e cose. Persino all'aria, se ci pizzica la voglia.
Non ci fermeremo mai, perché la nostra ultima meta è il nulla.

Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 17/07/2019

5 - SCANDALO BIBBIANO: PER DON FORTUNATO DI NOTO NON E' UN CASO ISOLATO
Intervista al sacerdote che da 30 anni combatte la piaga della pedofilia in internet (VIDEO: Don Di Noto e la lotta alla pedofilia)
di Salvatore Tropea - Fonte: Notizie Provita, 09/07/2019
Fonte: Notizie Provita, 09/07/2019

6 - GRETA IN BARCA A VELA DIMOSTRA CHE L'ALTERNATIVA ECOLOGISTA NON E' POSSIBILE
La ragazzina divenuta guru mondiale viaggia''a impatto zero'' verso la conferenza sul clima di New York... smascherando così il volto oscuro dell'ambientalismo
di Stefano Magni - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 14/08/2019
Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 14/08/2019

7 - MUORE A 12 ANNI DOPO 3 GIORNI DI AGONIA (MA I GIORNALI HANNO DIMENTICATO DI DIRE CHE...)
Sofia è stata dichiarata cerebralmente morta e i genitori hanno dato l'assenso per l'espianto degli organi (quindi... non è morta per l'incidente, ma per la sospensione dei sostegni vitali)
di Alfredo De Matteo - Fonte: Corrispondenza Romana, 31/07/2019
Fonte: Corrispondenza Romana, 31/07/2019

8 - IL MINISTRO DELLA SALUTE IMPONE IL SILENZIO-ASSENSO SULLA''DONAZIONE'' DEGLI ORGANI
Giulia Grillo dà pieno compimento ad una legge di venti anni fa (adesso i familiari non potranno più opporsi allo Stato che prenderà gratis i pezzi di ricambio che vuole)
di Ermes Dovico - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 22/08/2019
Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 22/08/2019

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