Amici del Timone n�89 del 10 giugno 2019

Stampa ArticoloStampa


1 VINCENT LAMBERT E' SALVO MA QUANTI ALTRI VINCENT CADRANNO SOTTO LA SCURE DEL NUOVO BOIA, LO STATO?
L'eutanasia viene presentata come una scelta, ma è già un obbligo per chi è ritenuto un peso per la società
di Tommaso Scandroglio - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
2 OGNI VITA E' VITA... LA DIGNITA' NON E' DATA DALLO STATO DI SALUTE
Parlando di staccare la spina i media mettono l'accento sull'artificialità dell'intervento umano, ma il concetto di cura sproporzionata è spesso citato a vanvera solo per formare le coscienze ad una mentalità autanasica
di Tommaso Scandroglio - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
3 LA STORIA DI VINCENT
Ecco le tape che Vincent Lambert e la sua famiglia hanno vissuto fino alla pronuncia che ha stabilito che non si potesse ucciderlo per fame e sete
di Luisella Scrosati - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
4 BERLUSCONI VA IN TV DALLA BRAMBILLA AD ESALTARE L'AMORE PER IL SUO CAGNOLINO DUDU'
Sono dilaganti i danni dell'animalismo (che non è vero amore per gli animali) come, ad esempio, in Australia dove criminali vegani occupano mattatoi, attaccano i macellai e interrompono il traffico
di Andrea Cionci - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
5 FINALMENTE QUALCHE BUONA NOTIZIA PER CHI DIFENDE LA FAMIGLIA NATURALE
L'ordine degli psicologi assolve Giancarlo Ricci (accusato di aver parlato del ruolo del padre e della madre), padre e madre sulla carta d'identità dei minori, la Santa Sede all'ONU difende il sesso come dato oggettivo
di Giuliano Guzzo - Fonte: Notizie Provita
6 INFLUENCER VEGANA DI SUCCESSO... MA POI VIENE SCOPERTA CON UN BEL PIATTO DI PESCE ARROSTO
Lei si scusa con i fan spiegando di aver obbedito ai medici per problemi di salute dovuti alla dieta vegana (VIDEO: il comico Crozza e l'assurdità dei vegani)
di Andrea Cionci - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
7 INGHILTERRA FUORI CONTROLLO: 5 MEDICI SI DIMETTONO PER NON ESSERE COMPLICI DEI TRAUMI DEGLI ESPERIMENTI TRANSGENDER SU BAMBINI
Altre notizie dalla Gran Bretagna: il principe Harry supporta una lobby pro baby trans, alcuni maschi possono avere il ciclo (???), licenziata dalla scuola perché contesta i corsi Lgbt rivolti al suo bambino
di Luca Marcolivio - Fonte: Notizie Provita
8 IN RAI E' ASSENTE IL RISPETTO PER LA CULTURA CATTOLICA
Il presidente della Rai, Marcello Foa, denuncia il pregiudizio anticattolico degli ideatori dei programmi e, anche se ha detto una cosa evidente, scoppia la polemica (VIDEO: Marcello Foa spiega come gli Spin Doctor manipolano le notizie)
di Ruben Razzante - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
9 LA DERIVA EUTANASICA VA FERMATA
Macherata da libera scelta, è un acondanna per tutti coloro che soffrono
di Rodolfo Casadei - Fonte: Tempi
10 IL RISCALDAMENTO GLOBALE E' IL NUOVO DOGMA
Tutti a parlare di libertà e tolleranza....ma non si può dire nulla di contrario al mainstream
di Stefano Magni - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
11 A COSA SERVONO I TERRAPIATTISTI
Creati apposta per essere avvicinati al nemico del pensiero unico, in modo da togliergli credibilità
di Stefano Magni - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana

1 - VINCENT LAMBERT E' SALVO MA QUANTI ALTRI VINCENT CADRANNO SOTTO LA SCURE DEL NUOVO BOIA, LO STATO?
L'eutanasia viene presentata come una scelta, ma è già un obbligo per chi è ritenuto un peso per la società
di Tommaso Scandroglio - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 21/05/2019

Sembrava che ormai non ci fosse altra speranza che accompagnare Vincent al suo ultimo passo. Ma verso le 22.30 è arrivata la notizia tanto attesa, agognata. L'avvocato Jérôme Triomphe ha risposto al suo cellulare ed è esploso in un grido di gioia: "On a gagné! Abbiamo vinto!". Le mille persone presenti hanno capito e hanno esultato. La Corte d'Appello di Parigi, in extremis, ha dato ragione ai due avvocati dei genitori, di David e di Anne, fratelli di Vincent.
La Francia è tenuta a rispettare gli impegni internazionali presi ed è quindi vincolata alla richiesta del Comitato dell'Onu per i diritti dei disabili di sospendere la procedura di interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione e la sedazione. Il dottor Sanchez dovrà quindi riprendere immediatamente i sostegni vitali di Vincent, interrotti questa mattina. Bisognerà capire quanto la sedazione e una giornata intera senza idratazione abbiano compromesso la salute di Vincent. E poi dovremo attendere la risposta del Comitato dell'Onu, che è l'ultima umana speranza perché Vincent possa continuare a vivere ed essere trasferito in un'unità specializzata.
È stata una giornata intensa e interminabile, scandita da interventi, tweet, notizie, ma soprattutto dai video che Viviane ha voluto mostrare al mondo, per rompere la disinformazione continua e capillare, che dipinge Vincent come un vegetale.
Tutto il mondo può vedere con i propri occhi le reali condizioni di Vincent Lambert. Un video, girato nel 2015 (nella foto un fermo immagine), dimostra che Vincent riesce a deglutire piccole quantità di liquido e di cibo frullato, che tenta di vocalizzare, che volge la testa per seguire le persone che ha attorno a sé. Nel 2015, Vincent era già stato condannato a morte due volte, con tanto di assenso del Consiglio di Stato e della Cedu (Corte europea dei diritti dell'uomo).
Poi, il video girato dalla madre domenica sera, l'ultimo video (anche in fondo all'articolo) che ha potuto documentare che Vincent è ben sveglio e comprende quello che accade attorno a lui, che non è dipendente da alcuna macchina e dunque non c'è alcuna "spina" da staccare, come ostinatamente molta stampa continua a martellare; quel video è la dimostrazione che lo Stato francese ha autorizzato un omicidio e che il dottor Vincent Sanchez e quanti collaborano con lui stanno compiendo un omicidio. Un assassinio dei più odiosi, perché effettuato contro un disabile, precisamente da coloro che se ne dovrebbero prendere cura e che, invece, non solo lo mettono a morte, ma impediscono che i suoi genitori, coloro che gli hanno dato la vita, possano accudirlo e portarlo altrove.
L'"accanimento terapeutico" contro Vincent, quell'accanimento ostinato e irragionevole dal quale - dicono - la legge Claeys-Leonetti sarebbe venuta a redimerci, altro non è che una semplice nutrizione con PEG, che permetterebbe a Vincent di essere accudito persino a casa sua. Ma al padre della menzogna e a tutti i suoi collaboratori non basta. In questi giorni in cui abbiamo dovuto "frequentare" i media francesi ufficiali, la constatazione è che davvero non c'è limite alla bugia, alle insinuazioni, alla spudoratezza. Non basta continuare a mentire, dicendo che Vincent da dieci anni è ridotto come un "vegetale", che non ha alcuna dimensione relazionale, né alcun grado di coscienza, eventualità che comunque non giustificherebbero l'omicidio. No, non basta.
Nella giornata di ieri abbiamo dovuto assistere alla sedazione delle coscienze; siamo stati tranquillizzati sul fatto che, dopotutto, Vincent mica viene ucciso da un medico che agisce preso da un raptus di follia. No. Quella di mandarlo all'altro mondo è una decisione collegiale, in conformità a una legge che, mentre ti ammazza, ti segue per benino: ti mantiene l'igiene, controlla la soglia del dolore e ti fornisce persino dei rimedi per evitare la secchezza delle fauci. Che bellezza, che sollievo. Che altro volete dalla dea medicina? E poi, il mantra: non c'è alcuna sofferenza, ve lo garantiamo, nessuna sofferenza. L'importante è non soffrire: che importa poi vivere o morire? Meglio morire che soffrire: è questo il figlio nato morto, partorito dalla società del benessere.
Ma non siamo ancora al fondo dell'ipocrisia. Alcuni medici si sono sentiti in dovere di chiarire che Vincent Lambert non morirà di fame e di sete, come si sta dicendo sui social. Bugie, secondo loro, bugie per mettere in cattiva luce l'immacolata legge del 2016. Vincent morirà perché i suoi reni non funzioneranno più e questo comprometterà le sue funzioni vitali. Capite? Colpa dei reni! E guai a chiedersi come mai i reni di Vincent, che fino a ieri mattina hanno funzionato benissimo, a un certo momento vanno in tilt… Un domani, se mai avrete la sventura di investire mortalmente qualcuno con l'auto, potrete sempre dire che voi non c'entrate nulla: è che il sangue dello sventurato non è riuscito a coagulare per bene. Un problema di piastrine.
Basterebbero questi video a spazzar via ogni falsità, ma le grandi televisioni non li trasmetteranno mai, come mai hanno accettato che si trasmettesse il video di un aborto. Anzi, già stanno incolpando i parenti di aver voluto mediatizzare la sofferenza di Vincent, anziché viverla nell'intimità della famiglia. E poi la fiera degli esperti, quelli che hanno ragione per forza perché hanno una collezione di dottorati e specializzazioni da sfoderare; loro, gli esperti, spiegano, a noi ignoranti, che non abbiamo studiato come loro, che in realtà il pianto di Vincent non significa nulla, non è indice di alcuna coscienza: è solo un riflesso involontario. Adesso aspettiamo che la ministra della Sanità francese, Agnès Buzyn, ci faccia riflettere sul fatto che quell'ultimo video è la prova che Vincent soffre e che quindi è bene porre fine alla sua sofferenza. O chissà? Forse erano lacrime di gioia?
Ma tanti sepolcri imbiancati hanno bisogno di un Ponzio Pilato. Ed è arrivato, puntuale. Emmanuel Macron esprime tutta la sua partecipazione emotiva al dramma della famiglia Lambert e gli dispiace tanto dover riconoscere che "oggi, come Presidente della Repubblica, non è di mia pertinenza sospendere una decisione che compete ai medici e che è conforme alle nostre leggi". Peccato. Peccato soprattutto che Macron si sia dimenticato che invece è compito suo tener fede agli impegni che la Francia prese nel 2010, sottoscrivendo il protocollo per i diritti delle persone disabili e di cui oggi sta spudoratamente infischiandosene. "La decisione di interrompere le cure è stata presa […] continua Macron - sulla base della nostra legge che permette di sospendere le cure nei casi di ostinazione irragionevole - e, secondo le diverse équipe mediche, è il caso di Vincent Lambert". Ma nel Rapport del 22 novembre 2018, gli esperti nominati dal Tribunale Amministrativo di Châlons-en-Champagne avevano scritto che "corrispondere ai bisogni fondamentali primari (alimentazione, idratazione) non rientra per Vincent Lambert nell'ambito di un accanimento terapeutico o di una irragionevole ostinazione".
Attenzione, perché, per quanto possa essere irrisa, la Scrittura non mente: Lacum aperuit et effodit eum et incidit in foveam quam fecit, "Ha aperto una buca e l'ha resa profonda ed è caduto nella fossa che aveva fatto" (Sal 7, 16).

Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 21/05/2019

2 - OGNI VITA E' VITA... LA DIGNITA' NON E' DATA DALLO STATO DI SALUTE
Parlando di staccare la spina i media mettono l'accento sull'artificialità dell'intervento umano, ma il concetto di cura sproporzionata è spesso citato a vanvera solo per formare le coscienze ad una mentalità autanasica
di Tommaso Scandroglio - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 21/05/2019

Vincent non è in fin di vita, respira autonomamente e non è attaccato a nessuna macchina, come dimostra un video girato due sere fa. A ciò va aggiunto il dato morale: anche se fosse stato un paziente terminale e dipendente dalle macchine, non sarebbe comunque lecito ucciderlo. I maggiori media non descrivono come stanno realmente le cose nel caso Lambert, oppure strumentalizzano alcuni particolari veri per benedire l'eutanasia. Ecco una panoramica.
Un proverbio recita: "Al buio tutti i gatti sono grigi". Ciò a dire che occorre mettere il gatto alla luce per capire qual è il suo colore. Questo vale per tutti i fatti della vita: solo se si descrivono gli accadimenti per quelli che sono realmente, si potranno formulare giudizi corretti. Dunque, imprescindibile per ben giudicare è accendere la luce della verità.
Nel caso Lambert, i media da una parte non hanno descritto come sono andate e come stanno realmente le cose e su altro fronte hanno strumentalizzato alcuni particolari veri della vicenda per benedire l'eutanasia. Il risultato è una distorsione del dato reale per fini eugenetici inoculando nella coscienza collettiva giudizi morali non fondati sull'autentico bene dell'uomo. E, come sempre è avvenuto, quello che rimarrà del caso Lambert non sarà la verità, bensì l'opinione, non la fotografia dei fatti, ma la percezione collettiva dei fatti.
Concentriamo dunque la nostra attenzione su questa strategia usuale in campo bioetico che è stata applicata anche al caso Lambert: veicolare giudizi alterando la descrizione dei fatti. Mentire nella narrazione o raccontare fatti veri ma in modo furbo per acquistare al proprio partito l'uditorio. Ecco una carrellata di informazioni non vere o perlomeno inesatte sulla vicenda Vincent Lambert.
Secondo questa narrazione, il quarantaduenne tetraplegico sarebbe in "stato vegetativo cronico" o qualcosa di simile (cfr. Ansa; La Stampa; Il Corriere; La Repubblica; Il Messaggero; Tgcom24; Il Fatto Quotidiano; Il Post; Vatican News riporta posizioni di medici divisi tra "coscienza minima" e "stato vegetativo cronico"; AgenSir; Tg3 nell'edizione delle 14.30 di ieri).
Dunque, per alcune di queste testate il messaggio subliminale da far passare parrebbe essere il seguente: se il paziente è diventato un vegetale è lecito ucciderlo. Ma a parte il fatto che simile espressione è pressoché in disuso in medicina e si preferiscono altre espressioni cliniche come "sindrome della veglia non responsiva", c'è da sottolineare che anche quest'ultima dicitura non è pertinente alle condizioni di salute di Vincent dato che questi versa, secondo i suoi medici curanti, in uno stato di "coscienza minimale plus". Infatti il paziente, che tra l'altro non è malato terminale, è responsivo e dunque è cosciente (non così per la Stampa), ha tentato anche di vocalizzare, segue il ciclo sonno-veglia, respira autonomamente, non è attaccato a nessuna macchina. Affinché gli scettici si ricredano è sufficiente che costoro guardino questo agghiacciante video di due sere fa, quando la mamma comunica a Lambert che dovrà essere ucciso e lui si mette a piangere (http://www.lanuovabq.it/it/ecco-la-prova-che-in-francia-e-in-atto-un-omicidio-di-stato): chiedete a un paziente in "stato vegetativo" di farlo. Basterebbe questo video per provare che Vincent non è in stato vegetativo anche se alcune perizie, riportate dai giornali, dicono il contrario.
Il Tg3, nello stesso servizio mandato in onda ieri, afferma che Vincent è sia in stato vegetativo che in coma profondo: oltre all'impossibilità di sovrapporre le due condizioni, c'è da rilevare che il coma è uno stato di incoscienza che dura al massimo 30 giorni circa e poi esita nella morte del paziente o nel "risveglio" con diversissimi gradi di coscienza a seconda dei casi. Sempre il telegiornale della terza rete Rai parla poi di "alimentazione forzata": semmai assistita. Altro svarione: per il Corriere, Vincent è tenuto in vita da dei macchinari, ma così non è.
Poi ci sono le notizie vere, ma date colorandole di tinte negative per orientare la coscienza collettiva in una certa direzione. Ad esempio, Vincent ha riportato a seguito dell'incidente stradale danni cerebrali irreversibili e questo è innegabile, però tale particolare assume, nella narrazione che ne fanno alcuni media (Il Corriere, La Repubblica, Tgcom24, Il Fatto Quotidiano, Il Messaggero), valore legittimante l'eutanasia. Pare quindi che una patologia o una condizione clinica quando sia cronica-irreversibile legittimi l'eutanasia: che dire allora dei diabetici? Stesso fumus eutanasico esala dall'affermazione (La Stampa) secondo la quale il paziente è mantenuto artificialmente in vita perché accudito nelle sue funzioni fisiologiche (bere, mangiare, urinare, andare di corpo, supporto farmacologico per le più diverse esigenze come infezioni etc.): ma anche i pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia sono mantenuti artificialmente in vita, così come i portatori di peacemaker, e gli esempi si potrebbero moltiplicare all'infinito.
Infine, non pochi giornali (La Repubblica, Il Corriere, La Stampa, Tgcom24) scrivono che i genitori di Vincent sono "ferventi cattolici" (per il Post sono "vicini ad un movimento cattolico integralista") quasi a suggerire che rifiutarsi di ammazzare un figlio è decisione propria di chi crede perché il suo giudizio razionale è inquinato dai fumi delle credenze cattoliche; chi invece non crede potrebbe legittimamente risolversi a farlo.
In breve, come c'era da aspettarsi, la rappresentazione mediatica del caso Lambert si fonda su una descrizione dei fatti o falsa oppure partigiana perché faziosa. Ultima postilla, ahinoi, non superflua: anche se Vincent fosse paziente terminale, completamente incosciente e dipendesse in tutto dai medici e dalle macchine per sopravvivere, dal punto di vista morale, non potrebbe essere ucciso. Mai è lecito uccidere una persona innocente, nonostante le sue condizioni di vita siano pessime.

Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 21/05/2019

3 - LA STORIA DI VINCENT
Ecco le tape che Vincent Lambert e la sua famiglia hanno vissuto fino alla pronuncia che ha stabilito che non si potesse ucciderlo per fame e sete
di Luisella Scrosati - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 20/05/2019

Il calvario di Vincent inizia il 29 settembre 2008, quando viene ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Châlons-en-Champagne, a seguito di un incidente stradale. La prima decisione di interrompere l'alimentazione arriva nel 2013, con il solo accordo della moglie e tutti gli altri familiari all'oscuro. Da lì è stato un susseguirsi di tentativi di eutanasia, con la complicità della giustizia francese e della Cedu.
GLI INIZI
29 settembre 2008 - Vincent Lambert, 32 anni, infermiere psichiatrico, è vittima di un grave incidente stradale. Viene ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Châlons-en-Champagne, dove si trova in stato di coma profondo. Uscito dal coma, rimane in una condizione di "coscienza minimale plus".
5-12 luglio 2011 - Vincent viene ammesso al Coma Science Groupdell'Università di Liegi. Il professor Steven Laureys conferma lo stato di "coscienza minimale plus" e raccomanda di stabilire un codice di comunicazione con Vincent, preso in carico dall'unità di cure palliative dell'ospedale di Reims.
Settembre 2012 - Il dottor Kariger permette che Vincent possa trascorrere alcuni giorni di vacanza nella casa paterna, spiegando che "Vincent non è un malato complesso".
Ottobre 2012 - Il dottor Kariger decide di interrompere definitivamente la kinesiterapia.
IL PRIMO TENTATO OMICIDIO
5 aprile 2013 - Viviane Lambert chiede di parlare con i medici per fare il punto della situazione. I medici iniziano a prospettarle l'idea di "far partire" il figlio. La signora Viviane chiede di poter tornare con il marito (allora convalescente) per riparlarne. L'appuntamento verrà fissato per il 15 maggio, ma l'incontro non avverrà mai.
10 aprile 2013 - Con il solo accordo della moglie di Vincent, Rachel, l'équipe medica decide di arrestare l'alimentazione di Vincent e di ridurre l'idratazione a 200ml/24h. Nessun altro dei parenti è informato.
20 aprile 2013 - Uno dei fratelli si accorge che Vincent non viene più nutrito. Ne informa i genitori.
26 aprile 2013 - I genitori di Vincent mandano un ufficiale giudiziario, che chiede al dottor Kariger di riprendere la somministrazione dell'alimentazione e depositano una denuncia di tentato omicidio alla Procura della Repubblica per poter ottenere l'intervento delle forze dell'ordine. Il dottor Kariger continua a rifiutarsi.
11 maggio 2013 - Il Tribunale Amministrativo di Châlons-en-Champagne ingiunge all'ospedale di Reims di ristabilire regolare alimentazione e idratazione, dopo 31 giorni di interruzione. Il Tribunale disapprova il dottor Kariger quanto alla modalità con cui ha preso la decisione, essendosi dimenticato di informare i genitori.
SECONDO TENTATIVO
11 gennaio 2014 - Il dottor Kariger rende nota alla famiglia la sua decisione di interrompere i sostegni vitali di Vincent.
6 gennaio 2014 - Il Tribunale Amministrativo di Châlons-en-Champagne annulla nuovamente la decisione dell'ospedale, in quanto non sussiste alcuna "irragionevole ostinazione". Il Tribunale ha inoltre ritenuto che "la prosecuzione dei trattamenti non è né inutile né sproporzionata e non ha come scopo il semplice mantenimento artificiale della vita".
VINCENT CONDANNATO A MORTE DA CONSIGLIO DI STATO E CEDU
Fine gennaio 2013 - Il ministro della Sanità, Marisol Touraine, esorta la moglie di Vincent, Rachel, il nipote François e l'ospedale a fare appello al Consiglio di Stato francese.
14 febbraio 2014 - Il Consiglio di Stato chiede una nuova perizia medica da parte di tre specialisti in neuroscienze. La perizia verrà svolta dal 7 all'11 aprile all'ospedale della Pitié-Salpêtrière. I tre esperti esprimono nel rapporto la loro contrarietà alla morte di Vincent, la cui situazione non costituisce in se stessa un'ostinazione irragionevole. L'ospedale chiede che quest'affermazione venga rimossa dal Rapport, ma i medici richiedono che venga scritta.
23 giugno 2014 - Prevedendo la decisione del Consiglio di Stato, i genitori di Vincent decidono di fare ricorso alla Corte europea per i diritti dell'uomo (Cedu).
24 giugno 2014 - Il Consiglio di Stato giudica legale la decisione del dottor Kariger, ribaltando la sentenza del Tribunale Amministrativo. La Cedu riconosce la questione come di sua competenza e chiede la sospensione della decisione del Consiglio di Stato.
5 giugno 2015 - La Cedu conferma l'interruzione di alimentazione e idratazione per Vincent.
23 luglio 2015 - I medici decidono di non eseguire la decisione e chiedono un rappresentante legale per Vincent.
10 marzo 2016 - Rachel Lambert, nonostante sia parte in causa, viene designata come rappresentate legale del marito. In seguito, il 5 dicembre Vincent prova a vocalizzare davanti a dei testimoni.
TERZO TENTATIVO DI OMICIDIO
16 giugno 2016 - La Corte d'Appello di Nancy chiede all'ospedale una nuova consultazione.
9 aprile 2018 - Il dottor Vincent Sanchez, che ha sostituito il dottor Kariger nella presa in carico di Vincent, annuncia la decisione di interrompere nuovamente alimentazione e idratazione.
12 aprile 2018 - Viviane Lambert, dalle colonne di Le Figaro, chiede al presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, la grazia per il figlio. Nessuna risposta.
18 aprile 2018 - 70 medici, sempre su Le Figaro, chiedono che Vincent venga trasferito in un'unità specializzata e denunciano il tentativo di eutanasia.
20 aprile 2018 - Il Tribunale Amministrativo di Châlons-en-Champagne ordina una perizia preliminare.
6 giugno 2018 - Viviane Lambert scrive per la seconda volta a Macron. Nessuna risposta.
15 giugno 2018 - I tre esperti decidono di non proseguire, avvertendo troppe pressioni e riconoscendo che la perizia richiederebbe un periodo di osservazione più lungo di quello concesso (poco più di un giorno), indicando altri medici maggiormente competenti al riguardo.
2 luglio 2018 - Il Tribunale Amministrativo ordina una nuova perizia.
22 novembre 2018 - Gli esperti rilevano uno stato vegetativo cronico, giudizio che viene subito contestato da numerosi medici specialisti per la modalità di svolgimento della perizia. Gli esperti nel contempo constatano che "corrispondere ai bisogni fondamentali primari (alimentazione, idratazione) non rientra per Vincent Lambert nell'ambito di un accanimento terapeutico o di una irragionevole ostinazione".
QUARTO TENTATIVO DI OMICIDIO
31 gennaio 2019 - Il Tribunale Amministrativo conferma l'interruzione di alimentazione e idratazione per Vincent.
24 aprile 2019 - Il Consiglio di Stato conferma la decisione del Tribunale Amministrativo.
30 aprile 2019 - La Corte europea dei diritti dell'uomo rigetta la richiesta dei genitori di Vincent.
3 maggio 2019 - Il Comitato dell'Onu per i diritti delle persone disabili chiede alla Francia di sospendere la decisione di interrompere i sostegni vitali. Lo Stato francese non intende ascoltare la richiesta.
10 maggio 2019 - Il dottor Sanchez scrive alla famiglia per rendere noto che l'inizio del processo eutanasico inizierà lunedì 20 maggio.
17 maggio 2019 - Il Comitato dell'Onu torna a chiedere alla Francia di non procedere all'interruzione di alimentazione e idratazione.

Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 20/05/2019

4 - BERLUSCONI VA IN TV DALLA BRAMBILLA AD ESALTARE L'AMORE PER IL SUO CAGNOLINO DUDU'
Sono dilaganti i danni dell'animalismo (che non è vero amore per gli animali) come, ad esempio, in Australia dove criminali vegani occupano mattatoi, attaccano i macellai e interrompono il traffico
di Andrea Cionci - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 02/04/2019
Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 02/04/2019

5 - FINALMENTE QUALCHE BUONA NOTIZIA PER CHI DIFENDE LA FAMIGLIA NATURALE
L'ordine degli psicologi assolve Giancarlo Ricci (accusato di aver parlato del ruolo del padre e della madre), padre e madre sulla carta d'identità dei minori, la Santa Sede all'ONU difende il sesso come dato oggettivo
di Giuliano Guzzo - Fonte: Notizie Provita, 26/03/2019
Fonte: Notizie Provita, 26/03/2019

6 - INFLUENCER VEGANA DI SUCCESSO... MA POI VIENE SCOPERTA CON UN BEL PIATTO DI PESCE ARROSTO
Lei si scusa con i fan spiegando di aver obbedito ai medici per problemi di salute dovuti alla dieta vegana (VIDEO: il comico Crozza e l'assurdità dei vegani)
di Andrea Cionci - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 27/03/2019
Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 27/03/2019

7 - INGHILTERRA FUORI CONTROLLO: 5 MEDICI SI DIMETTONO PER NON ESSERE COMPLICI DEI TRAUMI DEGLI ESPERIMENTI TRANSGENDER SU BAMBINI
Altre notizie dalla Gran Bretagna: il principe Harry supporta una lobby pro baby trans, alcuni maschi possono avere il ciclo (???), licenziata dalla scuola perché contesta i corsi Lgbt rivolti al suo bambino
di Luca Marcolivio - Fonte: Notizie Provita, 19/04/2019
Fonte: Notizie Provita, 19/04/2019

8 - IN RAI E' ASSENTE IL RISPETTO PER LA CULTURA CATTOLICA
Il presidente della Rai, Marcello Foa, denuncia il pregiudizio anticattolico degli ideatori dei programmi e, anche se ha detto una cosa evidente, scoppia la polemica (VIDEO: Marcello Foa spiega come gli Spin Doctor manipolano le notizie)
di Ruben Razzante - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 11/05/2019
Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 11/05/2019

9 - LA DERIVA EUTANASICA VA FERMATA
Macherata da libera scelta, è un acondanna per tutti coloro che soffrono
di Rodolfo Casadei - Fonte: Tempi, 14/05/2019

Negli Stati Uniti la serie televisiva Tredici, trasmessa sul servizio di video a pagamento Netflix, ha causato un aumento del tasso di suicidi fra gli adolescenti del 28,9 per cento nel mese successivo all'esordio della prima stagione. L'argomento dei telefilm è l'illustrazione dei tredici motivi che hanno condotto una quindicenne a togliersi la vita, da lei stessa spiegati in alcune videocassette lasciate per i posteri. Quasi due secoli e mezzo prima, la lettura de I dolori del giovane Werther di J.W. Goethe aveva provocata un'ondata di suicidi fra giovani tedeschi di qualche anno più grandi di quelli americani che l'hanno fatta finita dopo aver visto su Netflix la storia di Hannah Baker. Invece alcuni studi hanno mostrato che nei mesi successivi agli attacchi terroristici dell'11 settembre il tasso generale di suicidio negli Stati Uniti è diminuito, così come era diminuito dopo l'entrata in guerra degli Stati Uniti nella Seconda Guerra mondiale.
Quando, nel prossimo mese di settembre, la sciagurata Corte costituzionale italiana dichiarerà incostituzionale l'articolo 580 del Codice penale che punisce l'aiuto al suicidio, il numero delle persone che in Italia chiedono l'eutanasia o il suicidio assistito si impennerà. Perché non è vero che l'umanità è composta di individui isolati che si autodeterminano in base al loro capriccioso arbitrio: è tutto il contrario. La più sciagurata delle idee che l'individualismo dei Capezzone e delle Bonino ci ha trasmesso, è che i divorzi, gli aborti, i suicidi, l'abitudine di assumere stupefacenti sono nostre libere scelte. È falso. Siamo influenzabili e influenzati; siamo condizionati; siamo intrinsecamente impressionabili, suggestionabili, plagiabili. Perché siamo tutti parte del Creato, e il Creato non è una collezione di pezzi separati e sparsi, non è fatto di monadi chiuse in se stesse e senza finestre, come diceva Leibniz; no, tutto il contrario: è un ordine, un'armonia, un'orchestra, un organismo. Tutto influenza tutto. E non è affatto necessario essere adoratori della Pacha Mama o adepti dell'Ecologia profonda per riconoscere la comunione degli esseri viventi (e quindi, a maggior ragione, degli esseri umani): «Le creature di questo mondo non possono essere considerate un bene senza proprietario: "Sono tue, Signore, amante della vita" (Sap 11,26). Questo induce alla convinzione che, essendo stati creati dallo stesso Padre, noi tutti esseri dell'universo siamo uniti da legami invisibili e formiamo una sorta di famiglia universale, una comunione sublime che ci spinge ad un rispetto sacro, amorevole e umile», si legge nella Laudato Si' di papa Francesco al n. 89.
Tutto ciò che facciamo ha effetti sul mondo; quanto più potere abbiamo, tanto più profonde saranno le conseguenze delle nostre azioni sulle altre persone e sull'ambiente. Della nostra influenza sulle persone un giorno dovremo rispondere. Un film, un libro, una corrente artistica, una parola d'ordine rilanciata attraverso gli strumenti della propaganda, una campagna d'opinione spinta da ricche lobby, una legge approvata da un parlamento, un decreto emanato da un governo, una sentenza di una Corte costituzionale influiscono sul modo di essere delle persone, sul loro modo di pensare e di agire. Diceva un docente di diritto anglosassone: le leggi di oggi sono i costumi di domani. In un ambiente conformista e ostile ai valori del passato la dissidenza è marginale, chi è contrario allo spirito dei tempi è condannato all'estinzione: in Irlanda il "no" all'introduzione dell'aborto legale per via referendaria è risultato vincente solo fra gli ultra64enni. L'Ipbes delle Nazioni Unite informa che un milione di specie animali e vegetali sugli 8 milioni stimati esistenti sul pianeta è a rischio estinzione nei prossimi decenni. Solo in piccola parte per un'aggressione diretta come quella dei bracconieri contro elefanti o rinoceronti: quasi sempre perché l'ambiente in cui abitavano è stato reso invivibile. I pesci e i mammiferi marini si estinguono non solo per l'eccesso di pesca, ma perché il mare è inquinato dalla plastica, dai prodotti chimici e dai rumori che disorientano i cetacei: il loro ambiente è diventato invivibile. Oppure le specie scompaiono perché si è smesso di coltivarle, cioè di prendersi cura di esse: negli ultimi settant'anni abbiamo perso i tre quarti dell'agrobiodiveristà che i contadini avevano selezionato nei precedenti 10 mila anni! L'ambiente ha un'influenza decisiva sul modo di essere di uomini, animali, piante.
La cosa più apparentemente bizzarra della generale tendenza nei paesi industrializzati ad approvare legislazioni che consentono l'eutanasia o il suicidio assistito è che essa coincide con la massima espansione storica delle terapie contro il dolore. Nei paesi ricchi, mai gli esseri umani hanno avuto a disposizione tanti ricorsi per combattere la sofferenza fisica. Dall'aspirina alla morfina, oggi esistono migliaia di analgesici che i nostri antenati nemmeno potevano immaginarsi, e che in buona parte restano fuori dalla portata degli abitanti dei paesi poveri. Eppure basta dare un'occhiata alla carta geografica dei paesi dove le varie forme di eutanasia sono state legalizzate, per scoprire che si tratta di quelli dell'Europa e del Nordamerica: in tutta l'Africa e in gran parte dell'Asia – le regioni più povere e sprovviste di sistemi sanitari efficienti – eutanasia e suicidio assistito restano vietati. Di fatto, in quei paesi non c'è una richiesta sociale che vada in tale direzione. Come si spiega? I favorevoli alla legalizzazione della "buona morte" dicono che i progressi della medicina nei paesi ricchi hanno prodotto situazioni limite di non-morte/non-vita che in passato non si davano, perché la natura faceva il suo corso e chi doveva morire moriva. In realtà questi casi – i casi in cui la linea che separa l'accanimento terapeutico dalla cura per la vita diventa sottile – rappresentano una piccola percentuale delle situazioni in cui l'eutanasia viene effettuata o attivamente, come in Belgio e in Olanda, o passivamente con la negazione dei supporti vitali come avviene in molti altri paesi. La maggioranza dei casi –compreso quello di dj Fabo che ha innescato l'attivismo della Corte costituzionale italiana – nascono dalla percezione di non avere più il potere di controllo sulla propria vita. È lo svanire del potere su se stessi che spinge le persone a chiedere di morire; questo presuppone l'idea della vita come proprietà assoluta del singolo, e dell'esercizio del controllo come una qualità irrinunciabile della vita in quanto vita. Due contro-verità che l'individualismo dominante ha trasformato in senso comune. E che solo la riscoperta e la riaffermazione della dipendenza e interdipendenza degli esseri umani può controbattere.
Nel Re Lear di Shakespeare c'è un personaggio che vuole suicidarsi e che si ravvede all'ultimo momento. Il conte di Gloucester, accecato per punizione della sua complicità con Lear, si avvia verso le scogliere di Dover per lanciarsi da esse, accompagnato da uno sconosciuto che in realtà è il figlio Edgar. Costui lo inganna due volte: prima lasciandolo saltare dove non c'è pericolo, facendogli credere che l'altezza è enorme e mortale; poi cambiando voce e facendogli credere che è sopravvissuto a un enorme salto e che ad accompagnarlo verso la presumibile morte era stato un demonio. Ma a dissuaderlo dal ripetere il tentativo di suicidio è una frase che Edgar pronuncia dopo averlo aiutato a risollevarsi: «La tua vita è un miracolo! Parla di nuovo». L'inganno di un finto salvataggio miracoloso esprime una verità più profonda, alla quale Gloucester si inchina: non siamo padroni della nostra vita, essa è un prodigio di cui non siamo l'origine. «D'ora in avanti sopporterò l'afflizione finché essa stessa non gridi "basta, basta!" (…) Voi Dei benigni, toglietemi il respiro. Non lasciate che il mio spirito peggiore mi tenti di nuovo a morire prima che piaccia a voi!». Gloucester accetta la vita per il mistero che è, stando dentro ai limiti propri dell'umano, ovvero come scrive Shakespeare nelle ultime battute della tragedia, «tra i due estremi della passione, gioia e dolore». La vita è passione in parti uguali composta di gioia e di dolore. Per scoprire questo, Gloucester deve passare attraverso l'esperienza della dipendenza, della perdita di autonomia: è lasciandosi guidare da Edgar, è vivendo l'esperienza della non autosufficienza, che riscopre la libertà di vivere dentro ad ogni condizione, sia essa gioia o dolore.
Ed è qui che sta il motivo della crescente domanda sociale di legalizzazione dell'eutanasia e del suicidio assistito nei nostri paesi: dipendere da un altro, dall'amore di un altro, fa paura e mette vertigine a chi è stato cresciuto nell'equivoco che autonomia e libertà siano la stessa cosa. Per affrontare il dolore occorre essere accompagnati e amati; occorre dipendere dalla compagnia e dell'amore di un altro. Compagnia e amore che temiamo di perdere, che temiamo di non poter avere e poi mantenere. È questa paura – molto più che quella del dolore fisico, oggi contrastabile con le migliori terapie anti-dolore della storia umana – che ci spinge a chiedere l'eutanasia.

Fonte: Tempi, 14/05/2019

10 - IL RISCALDAMENTO GLOBALE E' IL NUOVO DOGMA
Tutti a parlare di libertà e tolleranza....ma non si può dire nulla di contrario al mainstream
di Stefano Magni - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 20/05/2019

Il clima (politico) si scalda ancora una volta per il dibattito sul riscaldamento globale antropico. A Lodi il vicesindaco Lorenzo Maggi condivide su Facebook un articolo di Franco Battaglia sul riscaldamento globale e subito scatta un'interpellanza. Adesso Maggi è chiamato a rispondere in Consiglio per diffusione di "fake news".
Il clima (politico) si scalda ancora una volta per il dibattito sul riscaldamento globale antropico (provocato dall'uomo). E si scalda ancora una volta nel Comune di Lodi, che ormai sembra abbonato alle polemiche, dopo la vicenda delle mense scolastiche "chiuse agli stranieri". Questa volta è stato l'assessore alla Cultura, nonché vicesindaco della cittadina lombarda, Lorenzo Maggi, a condividere sulla sua pagina Facebook un articolo di Franco Battaglia, dove si fa presente che la teoria del riscaldamento globale antropico, ora condivisa dalla maggioranza degli scienziati non è comunque un dogma di fede. E' e resta una teoria scientifica e come tale può essere falsificata da prove contrarie. Già che c'è, il professor Battaglia elenca le prove contrarie che confutano la teoria. Il solo fatto di aver condiviso sulla sua pagina Facebook questo articolo, pubblicato sul blog del giornalista Nicola Porro e su Il Giornale, ha innescato una polemica politica e ha fatto partire un'interpellanza. Perché si può discutere su qualsiasi cosa, ma non sul riscaldamento globale.
L'interpellanza è del consigliere comunale di opposizione Stefano Caserini (di 110&Lodi), del 14 maggio. E' interessante esaminare il linguaggio con cui è stata formulata. Prima di tutto, nelle condizioni elencate per motivare l'interpellanza si legge che riguarda il "rilancio da parte dell'Assessore alla Cultura del Comune di Lodi di tesi palesemente infondate che negano il cambiamento climatico e le responsabilità delle attività umane". Sul contenuto del pezzo del professor Battaglia, il consiglieri non ha remore nel dire: "Detto articolo contiene palesi stupidaggini inerenti la scienza del clima e in generale il metodo scientifico, nonché dati sbagliati e tesi false, facilmente verificabili con un minimo di approfondimento della materia". Sul suo autore: "l'autore di questa tesi è un docente universitario senza alcuna pubblicazione scientifica in campo climatico o anche solo ambientale, nonché con una produzione scientifica complessiva estremamente scarsa, e che in passato è stato autore di tante altre tesi infondate ed errori clamorosi sul tema del cambiamento climatico".
Interessante notare anche che Battaglia ha scritto il suo pezzo proprio per contraddire la "democraticità" della scienza: anche se una tesi è sostenuta dalla maggioranza dei climatologi, non è detto che sia giusta. A stabilire cosa sia giusto e cosa no, nella scienza, sono i fatti, non la maggioranza. Eppure il consigliere Caserini, per attaccare Battaglia, si rifà ancora al criterio della maggioranza (anzi, in questo caso, dell'unanimità): "le Accademie delle Scienze di tutto il mondo hanno riconosciuto l'esistenza delle responsabilità umane sui cambiamenti climatici, sulla base di decine di migliaia di studi, analisi e misurazioni che si accumulano ormai da più di 70 anni, controllati e accettati dagli scienziati esperti di questi temi".
Per questi motivi, viene invocata esplicitamente la censura: "è necessario contrastare la disinformazione e la circolazione di 'fake-news' su una questione di così grande rilevanza ambientale, politica e sociale, definita in una mozione approvata all'unanimità dal Consiglio comunale di Lodi 'la più grande emergenza ambientale di questo secolo, con conseguenze anche per decine di generazioni future'". E si condanna l'operato del vicesindaco (una condivisione su Facebook, in un profilo in cui vengono condivisi mediamente 4, 5 articoli al giorno): "la propaganda di tesi infondate e risibili sulla questione climatica da parte dell'assessore alla Cultura della città di Lodi è un motivo di imbarazzo se non vergogna per chi ha cuore la credibilità delle istituzioni lodigiane". Per questo si chiede una sorta di pubblica abiura in aula. Si chiede, fra le altre cose: "Se l'Assessore non ritenga necessario informarsi o studiare i temi di rilevanza per la comunità al fine di evitare di diffondere disinformazione su una questione di grande importanza, e su cui il Consiglio comunale di Lodi ha impegnato la Giunta ad agire". E "se l'Assessore ritenga corretto dare spazio e invitare a leggere anche gli articoli che sostengono che i vaccini provochino l'autismo o che la Terra sia piatta".
Informato sui fatti di Lodi, Franco Battaglia ha scritto una sua risposta, una lettera che ha inviato al sindaco di Lodi e all'assessore alla Cultura. "Trovo curioso che nel vostro Comune un Assessore non possa segnalare ai propri amici quel che gli pare", sostiene Battaglia, prima di tutto. Sull'attacco a testa bassa del consigliere d'opposizione: "Caserini afferma che il mio articolo conterrebbe 'stupidaggini', dati sbagliati e tesi false. Ma non dice quali". "È bene essere consapevoli che il metodo scientifico impone che ciò che promuove una congettura a rango di teoria scientifica consolidata non è né il numero né la qualità di chi quella congettura promuove, ma, ripeto, i fatti. Ciò che dicono le Accademie scientifiche di tutto il mondo non ha alcun rilievo. O meglio: il metodo scientifico impone che è illegittimo addurre a 'prova' della validità scientifica di una congettura la circostanza che essa è sostenuta dalla maggioranza, o anche dalla totalità degli scienziati o da tutti i premi Nobel. Ai tempi di Galileo la quasi totalità della comunità scientifica sosteneva la congettura della Terra ferma al centro dell'universo, e ai tempi di Einstein la totalità della comunità scientifica sosteneva l'assolutezza dello scandire del tempo". Se il criterio della maggioranza non è sufficiente a validare una teoria, nel caso del riscaldamento globale antropico (Rga) non c'è unanimità: "Si dà il caso che nel 2007 il fisico F. Seitz, presidente della National Academy of Sciences americana, fu promotore e primo firmatario di una petizione, poi firmata da migliaia di scienziati studiosi del clima, che denunciava l'inconsistenza della congettura Rga".
Il problema, però, è che non se ne può proprio discutere. La reazione politica ad un pezzo condiviso su un social network è lì a dimostrarlo. Questo succede, quando la scienza diventa una fede e una teoria è assunta come dogma.
-------------------------------------------------

FRANCO BATTAGLIA RISPONDE
Riscaldamento globale: perché vi dico che è una congettura
Il professor Franco Battaglia risponde all'interpellanza del consigliere comunale di Lodi sul riscaldamento globale.

Gent.mo Signor Sindaco,
sono stato informato dell'interpellanza del vostro Consigliere Comunale Stefano Caserini datata 14 maggio 2019*, a proposito di un mio articolo, apparso sul blog del giornalista Nicola Porro. Il Caserini lamenta che l'Assessore alla cultura di Lodi abbia segnalato il suddetto articolo ai propri amici attraverso la propria pagina FB.
Intanto preciso subito che lo stesso articolo è stato pubblicato anche nel quotidiano Il Giornale e che altri articoli sullo stesso tema sono stati pubblicati sia sul blog suddetto che sul Giornale(l'ultimo è l'articolo proprio di oggi, domenica 19 maggio, pubblicato nella sezione Cultura del prestigioso quotidiano). Articoli tutti che i componenti il Consiglio Comunale potranno trovare d'interesse.
Ciò premesso, mi permetto di avanzare le seguenti osservazioni. Seguirò l'ordine dei punti dell'interpellanza.
0) Trovo curioso che nel vostro Comune un Assessore non possa segnalare ai propri amici quel che gli pare (articolo, libro, film, etc.) senza che il consigliere Caserini non abbia di che lamentarsi.
1) Il riscaldamento globale antropico (RGA), quando nacque, fu una legittima congettura. La circostanza è la regola nel percorso del metodo scientifico: ogni teoria scientifica consolidata nasce come congettura. Però, affinché una congettura sia promossa al rango di teoria scientifica consolidata, è necessario che non vi siano fatti che la smentiscono e, ahimè, v'è una moltitudine di fatti che smentiscono la congettura RGA, alcuni dei quali io elenco nell'articolo che Caserini non vorrebbe fosse letto da alcuno.
2) Caserini afferma che il mio articolo conterrebbe "stupidaggini", dati sbagliati e tesi false. Ma non dice quali.
3) Caserini si addentra nel campo minato delle mie competenze: non sono climatologo, avrei produzione scientifica scarsa, etc. etc.. L'osservazione è divertente per tanti aspetti. Intanto, posto che nel mio articolo avevo anche sollevato perplessità sul recente fenomeno della piccola Greta e dei suoi Gretini seguaci, sarebbe interessante sapere che credito dà Caserini alla quindicenne, visto che non ritiene di darne a me. Poi, lo stesso Caserini non è climatologo. A dire il vero, Caserini, che si presenta spesso come professore universitario, non è né professore universitario e neanche ricercatore. Egli semplicemente non è nell'organico del Miur, e il fatto che ogni tanto il Politecnico di Milano gli conceda un contratto per tenere un corso, ciò non fa di lui un professore universitario. Egli dovrebbe rivedere il proprio CV pubblico, perché non è non è "Docente di…" ma "Professore a contratto di… per gli anni….». Ho il sospetto che si chiami millantato credito. La cosa non ha importanza, sia chiaro, ma visto che è lo stesso Caserini ad additare le fake-news, è bene essere consapevoli che siamo nella situazione in cui si trovò il bue quando dette del cornuto all'asino. Qui l'asino sarei io, perché non sono climatologo; ma, se per questo, non sono neanche astrologo o farmacologo, ma lo stesso mi arrogo il diritto di argomentare che dalla posizione degli astri non è possibile prevedere il futuro e che un preparato omeopatico non è un farmaco.
4) È bene essere consapevoli che il metodo scientifico impone che ciò che promuove una congettura a rango di teoria scientifica consolidata non è né il numero né la qualità di chi quella congettura promuove, ma, ripeto, i fatti. Ciò che dicono le Accademie scientifiche di tutto il mondo non ha alcun rilievo. O meglio: il metodo scientifico impone che è illegittimo addurre a "prova" della validità scientifica di una congettura la circostanza che essa è sostenuta dalla maggioranza, o anche dalla totalità degli scienziati o da tutti i premi Nobel. Ai tempi di Galileo la quasi totalità della comunità scientifica sosteneva la congettura della Terra ferma al centro dell'universo, e ai tempi di Einstein la totalità della comunità scientifica sosteneva l'assolutezza dello scandire del tempo. Quindi il punto 4) dell'interpellanza di Caserini è privo di valore. Ma è anche falso (altra fake news del Casarini). Si dà il caso che nel 2007 il fisico F. Seitz, presidente della National Academy of Sciences americana, fu promotore e primo firmatario di una petizione, poi firmata da migliaia di scienziati studiosi del clima, che denunciava l'inconsistenza della congettura RGA: http://www.petitionproject.org/ e http://www.petitionproject.org/seitz_letter.php. E v'è un organismo internazionale, NIPCC (http://www.sepp.org/index.cfm) del quale fanno parte studiosi del clima che hanno valutato la letteratura scientifica disponibile e sono pervenuti alla conclusione che "la Natura, non l'attività dell'Uomo, governa il clima". Ripeto, ciò è irrilevante, perché "consenso scientifico" è una locuzione che non ha posto nel metodo scientifico, ma in ogni caso è falso che vi sia consenso.
5) Ha fatto male il Consiglio Comunale di Lodi ad approvare una mozione ove si definirebbe il RGA "la più grande emergenza ambientale del secolo". Probabilmente vi siete fidati delle "stupidaggini" (uso le stesse sue parole, anche se non mi si addice l'insulto) raccontate da Caserini, e ciò spiega la sua stizza verso l'Assessore alla Cultura che "osa" invitare i propri amici a leggere una versione delle cose diversa da quella raccontata dallo stesso Caserini. In realtà, il RGA è pura speculazione metafisica senza alcun riscontro con la realtà dei fatti.
6) L'accordo di Parigi è solo l'ennesimo accordo che i politici hanno preso, preceduto dal Protocollo di Kyoto e dal 20-20-20 della UE. Tutti accordi senza alcuna speranza di ottenere non dico il successo ma anche solo risultati incoraggianti. Per esempio, il Protocollo di Kyoto si proponeva di ridurre le emissioni al livello del 6% circa al di sotto delle emissioni del 1990, ma le emissioni non sono diminuite né del 6% e neanche dello 0.6%, ma sono aumentate del 60%. Vi sono ragioni tecniche perché ciò sia così, ma il buon Caserini evidentemente le ignora. In ogni caso, dagli accordi di Parigi (sottoscritti da politici) hanno già preso le distanze gli Stati Uniti d'America (che, con tutto il rispetto, non sono esattamente il Comune di Lodi).
7) Le istituzioni lodigiane devono essere orgogliose di avere un Assessore alla Cultura che, pur avendo in buona fede approvato la mozione di cui al punto 5), ha l'onestà intellettuale di segnalare ai propri amici la lettura di un articolo che contrasta con quanto egli stesso aveva approvato.

Quanto alle richieste che Caserini avanza nell'interpellanza, mi rendo disponibile per una mia conferenza sul tema, qualora l'Assessore volesse invitarmi. Probabilmente troverà l'opposizione dello stesso Caserini: egli si limita a seguire ogni mio intervento pubblico, avanzando sul suo blog o, come ore, in sede di Consiglio Comunale, critiche dirette alla mia persona ma senza fornire alcuna risposta nel merito delle mie obiezioni. Non posso chiudere senza notare l'accostamento che il Caserini fa tra me e no-vax e terrapiattisti: naturalmente io non sono né l'uno né l'altro, ma il metodo Caserini è questo: lo spargimento gratuito di fango.
Rinnovo quindi la mia disponibilità a venire a Lodi ad affrontare l'intero consiglio comunale, Caserini compreso. Chiedo solo rimborso delle spese di soggiorno, giacché vengo invitato in giro per l'Italia con frequenza di 2-3 volte al mese da cittadini che vogliono capire le cose senza farsi imbonire dai Gretini.
Cordiali saluti,
Franco Battaglia

* Qui di seguito il testo dell'interpellanza:

sul rilancio da parte dell'Assessore alla Cultura del Comune di Lodi di tesi palesemente infondate che negano il cambiamento climatico e le responsabilità delle attività umane
VISTO
• che sulla pagina del social network Facebook dell'Assessore alla Cultura, regolarmente utilizzata dallo stesso per promuovere o commentare gli eventi culturali della città, in data 13/5/2019 è stato pubblicato un invito a leggere l'articolo "Il riscaldamento globale è una congettura. Lo dice la scienza", già pubblicato sul blog del giornalista Nicola Porro.
CONSIDERATO CHE
• l'articolo mette in discussione l'esistenza stessa del problema del riscaldamento globale di origine antropica, che viene definito una "congettura" che sarebbe smentita dai fatti;
• detto articolo contiene palesi stupidaggini inerenti la scienza del clima e in generale il metodo scientifico, nonché dati sbagliati e tesi false, facilmente verificabili con un minimo di approfondimento della materia;
• l'autore di questa tesi è un docente universitario senza alcuna pubblicazione scientifica in campo climatico o anche solo ambientale, nonché con una produzione scientifica complessiva estremamente scarsa, e che in passato è stato autore di tante altre tesi infondate ed errori clamorosi sul tema del cambiamento climatico;
• le Accademie delle Scienze di tutto il mondo hanno riconosciuto l'esistenza delle responsabilità umane sui cambiamenti climatici, sulla base di decine di migliaia di studi, analisi e misurazioni che si accumulano ormai da più di 70 anni, controllati e accettati dagli scienziati esperti di questi temi;
• è necessario contrastare la disinformazione e la circolazione di "fake-news" su una questione di così grande rilevanza ambientale, politica e sociale, definita in una mozione approvata all'unanimità dal Consiglio comunale di Lodi "la più grande emergenza ambientale di questo secolo, con conseguenze anche per decine di generazioni future";
• con l'Accordo di Parigi tutti le nazioni del mondo, Italia compresa, hanno sottoscritto impegni molti ambiziosi di limitazione dell'aumento delle temperature medie globali, proprio perché si ritiene conclamata l'esistenza del problema e la sua origine antropica;
• la propaganda di tesi infondate e risibili sulla questione climatica da parte dell'assessore alla Cultura della città di Lodi è un motivo di imbarazzo se non vergogna per chi ha cuore la credibilità delle istituzioni lodigiane.
SI CHIEDE
1. se l'Assessore ritenga che sia una "congettura" smentita dai fatti l'esistenza di un surriscaldamento globale dovuto alle attività umane;
2. se l'Assessore non ritenga necessario informarsi o studiare i temi di rilevanza per la comunità al fine di evitare di diffondere disinformazione su una questione di grande importanza, e su cui il Consiglio comunale di Lodi ha impegnato la Giunta ad agire;
3. se l'Assessore ritenga corretto dare spazio e invitare a leggere anche gli articoli che sostengono che i vaccini provochino l'autismo o che la Terra sia piatta;
4. quali iniziative l'Assessore intenda promuovere per far crescere la consapevolezza sulla questione climatica, invece di diffondere tesi infondate o ridicole".
Franco Battaglia

Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 20/05/2019

11 - A COSA SERVONO I TERRAPIATTISTI
Creati apposta per essere avvicinati al nemico del pensiero unico, in modo da togliergli credibilità
di Stefano Magni - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 15/05/2019

I terrapiattisti si sono riuniti a Palermo il 12 maggio. Li dobbiamo ringraziare perché hanno smentito, involontariamente, la vecchia leggenda nera secondo cui è la Chiesa che crede nella terra piatta. Credono che tutte le nostre conoscenze siano imposte da un complotto. Ma i terrapiattisti esistono? O sono frutto di un complotto dei media?
I terrapiattisti si sono riuniti a Palermo il 12 maggio scorso nella prima convention nazionale. Li dobbiamo ringraziare perché hanno smentito, forse involontariamente, la vecchia leggenda nera secondo cui è la Chiesa che crede nella terra piatta. O per lo meno ci ha creduto e ha imposto questa sua visione fino a tutto il Medio Evo cristiano. Secondo un luogo comune molto ignorante, ma anche molto duro a morire, addirittura nessuno prima di Cristoforo Colombo avrebbe creduto che la terra è sferica. Quante volte lo avete sentito dire? I terrapiattisti, con la loro stessa presenza, sono invece la dimostrazione che la teoria della terra piatta è recentissima e sfida millenni di conoscenza scientifica sulla sfericità della terra.
I teorici della cospirazione della terra piatta sono infatti costretti a smentire una conoscenza che risale almeno al VI Secolo a.C., un'intuizione attribuita a Pitagora, nota già a Platone e Aristotele e poi assunta come un dato fisico da Eratostene, il primo che misurò le dimensioni del nostro pianeta (con buona, ottima, approssimazione) nel III Secolo a.C. Per i terrapiattisti, tutta questa storia è falsa, creata da non ben specificati "poteri forti" che vogliono tenerci nell'ignoranza sulla reale natura del nostro pianeta. Per motivi che probabilmente quegli stessi poteri forti e occulti non sanno spiegarsi. La teoria della terra piatta, in compenso, ha solo un secolo e mezzo di storia. Inizia con l'inglese William Carpenter, che nel 1885 pubblicò un opuscolo in cui metteva in dubbio la sfericità terrestre perché dalle mongolfiere non si vedeva alcuna curvatura. Le sue idee si diffusero abbastanza a lungo da essere raccolte dalla Flat Earth Society, nata nel 1956 in Gran Bretagna e poi attecchita maggiormente negli Usa, dove mise in dubbio la veridicità delle prime missioni nello spazio e soprattutto lo sbarco sulla Luna.
La teoria cospirativa della terra piatta riassume meglio di altre tutte le manie della cultura post-moderna. Prima di tutto è l'esempio più estremo del relativismo: se tutto è soggettivo, niente è reale e tutto è possibile. Anche il sapere più consolidato nell'uomo può essere messo in dubbio, perché l'importante è il confronto, non la conoscenza della realtà (che nella filosofia post-moderna non esiste, se non come proiezione della mente umana). In secondo luogo, è la summa delle teorie cospirative. Per i terrapiattisti, tutto, ma proprio tutto, quello che ci è stato detto è falso. E' falsa la storia, le notizie diffuse dai media, i libri di scienza naturale. Anche la matematica mente. E' tutta una gigantesca menzogna, insomma, che solo pochi coraggiosi (gli stessi che propugnano la teoria) hanno il coraggio di smascherare. Assieme alla terra piatta, il pacchetto include altre teorie del complotto, non solo quella del "falso allunaggio", dell'inesistenza dei satelliti e della falsa astronomia, ma anche l'idea che i poteri forti ci nascondano l'esistenza di una civiltà di giganti, vissuta nel passato remoto, che ci avrebbe lasciato tutti i grandi monumenti (cattedrali incluse, per esempio il Duomo di Milano). Non si sa cosa c'entri con la terra piatta, ma si è parlato anche di quello a Palermo.
Come in tutte le teorie cospirative che si rispettino, i terrapiattisti vivono in un film di cui conoscono il finale. Dunque sanno già il colpo di scena finale: che quel che studiamo è tutto falso, è una "gabbia senza sbarre". Ogni elemento nuovo che scoprono è interpretato come una conferma dell'esistenza di questa gigantesca cospirazione. E' uno schema senza via di uscita. E alla fine è basato su un'intuizione di un empirismo estremo: esiste solo ciò che vedo e credo solo ciò che posso personalmente capire. Due forti limitazioni della conoscenza umana che ci mostrano cosa voglia dire l'assenza di fiducia, ultimo passo di una società che sta gradualmente perdendo la fede.
Vorremmo noi essere complottisti, però. E affermare che: i terrapiattisti non esistono. Non ne abbiamo mai sentito parlare fino a che non è stato trasmesso un servizio sulle Iene alla fine dell'anno scorso. Da quando il grande pubblico li ha conosciuti in Tv, sono diventati delle star e a Palermo, alla loro convention, erano presenti tutte le testate giornalistiche. Beppe Grillo aveva annunciato la sua presenza, anche se poi non è andato ha comunque contribuito ad amplificare la notizia. Quindi è sicuramente un complotto. I terrapiattisti non esistono, sono una creazione dei media.
Cui prodest? A tanti. Prova, adesso, a dire che non ti convince la teoria del cambiamento climatico, specie in un maggio così freddo: vieni subito paragonato a un terrapiattista. Sei pro-vita e pro famiglia, dunque contro la pianificazione familiare? Sei medievale e terrapiattista. Sei contro l'eutanasia, decisa dai medici per il "miglior interesse del paziente"? Stai alla bioetica come i terrapiattisti all'astronomia. Se credi nei miracoli: allora fai prima a credere anche alla terra piatta. La cospirazione della terra piatta ha contribuito ad ammazzare il dialogo e anche il rispetto. E' diventato un paragone facile e fruibile per chiunque voglia tacitare l'avversario, soprattutto da parte di quei progressisti, ideologici, che ritengono di essere ormai i monopolisti della razionalità e della scienza (salvo poi non accorgersi di avere un pensiero millenarista-apocalittico, come quello del global warming). I terrapiattisti sono il pretesto per sdoganare la censura: vorrai mica far parlare un terrapiattista e tutti i suoi equivalenti? Per questo pensiamo che sia solo un complotto.

Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 15/05/2019

Stampa ArticoloStampa


- Scienza & Vita - Il materiale che si trova in questo sito è pubblicato senza fini di lucro e a solo scopo di studio, commento didattico e ricerca. Eventuali violazioni di copyright segnalate dagli aventi diritto saranno celermente rimosse.