Amici del Timone n�6 del 05 marzo 2012

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1 RESOCONTO GIORNATA PER LA VITA 2012: GIOVANI APERTI ALLA VITA
Il Vescovo di Siena Mons. Buoncristiani ricorda l'importanza della preghiera per promuovere l'amore per la vita nascente
di Vanessa Gruosso - Fonte: Toscana Oggi
2 PREMIO ''CHIARA SERRA'' A MARIA GRAZIA MASTIO
La vincitrice del premio all'ingresso della copisteria che gestisce a Siena tiene esposto un manifesto molto esplicito e con un messaggio molto forte contro l'aborto
di Vanessa Gruosso - Fonte: Toscana Oggi
3 PER USCIRE DALLA PENOMBRA
La giornata mondiale del malato ci ricorda però non solo che esiste la malattia ma anche che esistono i malati: già, perché nella società competitiva, chi non è all’altezza degli altri diventa invisibile.
di Carlo Bellieni - Fonte: L'Osservatore Romano
4 SACRIFICA LA SUA VITA PER QUELLA DEL FIGLIO
Sono molte le mamme che scelgono la vita del figlio sacrificando la propria
Fonte: Youtube.com
5 A TRE ANNI DALLA MORTE DI ELUANA, A CHE PUNTO E' L'EUTANASIA IN ITALIA?
Il caso Englaro è stato un successo sotto quattro profili: mediatico, culturale, medico e politico; ma è stato anche un fallimento perché è rimasto un caso isolato e unico
di Mario Palmaro - Fonte: La Bussola Quotidiana
6 DURO ATTACCO ALLA CHIESA CATTOLICA: OBAMA OBBLIGA I DATORI DI LAVORO A PAGARE AI DIPENDENTI ABORTO E CONTRACCEZIONE
Intervista al presidente dell'Associazione dei Medici Cattolici: gli ospedali di matrice religiosa, che in America sono il 30 per cento, sono a rischio
di Benedetta Frigerio - Fonte: Tempi
7 LETTERE ALLA REDAZIONE: IL MATRIMONIO INDISSOLUBILE E' RICHIESTO DALLA RETTA RAGIONE
Ce lo ricorda la letterina di una bambina che scrive: ''Caro Babbo Natale, io per Natale non vorrei nessun regalo, ma vorrei che i miei genitori tornassero insieme''
di Giano Colli - Fonte: Redazione di BastaBugie
8 PER DIVENTARE UNA SOCIETA' PERFETTA, LA DANIMARCA APPROVA IL PROGETTO DI ELIMINARE TUTTI I DOWN
Avanza il progetto choc di eliminazione dei nascituri ''difettosi'' che sarebbe piaciuto molto a Hitler
di Gianfranco Amato - Fonte: Avvenire

1 - RESOCONTO GIORNATA PER LA VITA 2012: GIOVANI APERTI ALLA VITA
Il Vescovo di Siena Mons. Buoncristiani ricorda l'importanza della preghiera per promuovere l'amore per la vita nascente
di Vanessa Gruosso - Fonte: Toscana Oggi, 19 febbraio 2012

Domenica 5 febbraio, in occasione della Giornata Nazionale per la Vita, si è svolta a Staggia la Santa Messa celebrata dal nostro Arcivescovo Mons. Antonio Buoncristiani e a seguire il pranzo nei locali parrocchiali. La presenza del Vescovo ha sottolineato l'importanza di parlare a 360 gradi dei temi riguardanti la vita.
Durante l'omelia ha ribadito con gran convinzione che l'amore per la vita e l'amore per la famiglia vanno di pari passo. Non si fa famiglia senza essere aperti alla vita, pronti ad accettare i figli che il Signore ci dona. La scelta stessa dell'aborto è spesso il frutto della solitudine in cui si trovano molte donne, carenti dell'aiuto materiale, ma soprattutto affettivo e rassicurante che la famiglia dovrebbe dare. E così in una società in cui l'istituzione della famiglia è in crisi, ecco che si compiono molti aborti. In Italia ben 130.000 all'anno. Allo stesso modo all'interno della famiglia ci si prende cura delle persone più anziane e di quelle con qualche handicap, donando loro l'amore che solo il calore degli affetti familiari può dare. Molte persone malate non chiedono l'eutanasia semplicemente perché sono circondate da persone che le amano e che si sostengono a vicenda nel provvedere ai bisogni che una persona malata, evidentemente,
richiede. Certo non è sempre facile aderire ai progetti di Dio, che spesso, nello scegliere per la vita sempre e comunque ci richiede dei sacrifici. Ecco perché nelle famiglie cristiane non dovrebbe mancare mai la preghiera, quella fra i coniugi e quella fra genitori e figli. Il Signore, infatti, che è sempre accanto a noi, ci dona la sua consolazione e la forza per compiere la sua volontà.

TESTIMONIANZA DI UNA RAGAZZA CHE HA PORTATO AVANTI CON CORAGGIO UNA GRAVIDANZA DIFFICILE
Dopo la Messa, circa un centinaio di persone sono rimaste al pranzo e durante il pomeriggio abbiamo potuto ascoltare alcune belle testimonianze di scelte in favore della vita, presentate da Paolo Delprato, presidente del Centro d'Aiuto alla Vita e dell'associazione Scienza & Vita di Siena.
Giselle ad esempio è una giovane ragazza madre boliviana, che rivolgendosi al Centro d'Aiuto alla Vita ha potuto scegliere di non abortire e di crescere i suoi tre figli. Ci ha raccontato che non avrebbe mai scelto l'aborto, nonostante le sue difficoltà economiche e la disperazione in cui si trovava essendo sola e molto lontana dal suo paese. Ma non avrebbe avuto aiuto da nessuno se non fosse stata messa in contatto con i volontari del Centro d'Aiuto alla Vita.

I VOLONTARI DEL CAV NELLE SCUOLE
Erika invece è una ragazza che, insieme anche ad altri giovani, si reca nelle scuole superiori a far conoscere ai ragazzi la realtà e l'attività del Centro d'Aiuto alla Vita. Mostrano in classe il video "La vita umana: prima meraviglia" che descrive attraverso le immagini le fasi di vita dell'embrione dal momento in cui viene concepito fino alla sua nascita. Poi spiegano loro come operano i volontari del CAV che si occupano di accogliere le donne in stato interessante in difficoltà: ragazze giovani, sole, abbandonate o anche madri di famiglia che pensano di non riuscire a farsi carico di un'altra gravidanza, alle quali i volontari dell'associazione danno aiuto materiale, conforto spirituale e sostegno da parte di specialisti come ginecologi, ostetriche e psicologi, i quali mettono il loro lavoro a servizio di queste donne.

LE VOLONTARIE DEL CAV: GIOVANI E PREPARATE PER DARE UN AIUTO CONCRETO
Il pomeriggio è continuato con la testimonianza di Alessandra e Rosanna che partecipano alle attività del CAV portando il loro contributo rispettivamente come ostetrica e come psicologa. Esse hanno partecipato ad un convegno organizzato da un'altra associazione pro-life, La Quercia Millenaria, la quale si occupa di aiutare i genitori che si trovano a dover affrontare la gravidanza di un feto terminale. La cultura dominante tende a favorire la scelta dell'aborto nei casi in cui si presenti la possibilità di mettere al mondo un figlio con una malformazione, prospettandone in ogni caso la morte certa. In realtà la Quercia Millenaria può portare ad esempio molti casi in cui intervenendo con delle terapie prenatali, direttamente all'interno della pancia della mamma, sono state salvate le vite di molti bambini. Alcuni di loro oggi sono grandi e la loro malformazione non impedisce loro di vivere una vita come tutti i loro coetanei. Ovviamente non sempre è
possibile aiutare questi bambini a vivere e il team di medici dell'associazione li aiuta ad arrivare alla morte naturale con dignità e alleviando il più possibile le loro sofferenze. Ma soprattutto la Quercia Millenaria mette in contatto fra sé i genitori che si trovano nelle stesse condizioni e gli specialisti, in modo da creare una rete di sostegno reciproco. Perché, come recita una frase contenuta nel bellissimo e commovente video di presentazione dell'associazione, "è più facile fare una scelta per la vita se non si è lasciati soli".

PREMIO ''CHIARA SERRA'' A MARIA GRAZIA MASTIO
La vincitrice del premio all'ingresso della copisteria che gestisce a Siena tiene esposto un manifesto molto esplicito e con un messaggio molto forte contro l'aborto.
Per i dettagli: clicca qui!

Fonte: Toscana Oggi, 19 febbraio 2012

2 - PREMIO ''CHIARA SERRA'' A MARIA GRAZIA MASTIO
La vincitrice del premio all'ingresso della copisteria che gestisce a Siena tiene esposto un manifesto molto esplicito e con un messaggio molto forte contro l'aborto
di Vanessa Gruosso - Fonte: Toscana Oggi, 19 febbraio 2012

A conclusione della Giornata per la Vita 2012 è stato consegnato il primo "Premio Chiara Serra" ad una donna comune che pur non facendo parte di alcuna associazione pro-life, ha promosso la battaglia in favore della vita, nel suo quotidiano, meritando a tutti gli effetti il titolo di "amica per la vita". Quest'anno è stata premiata la signora Maria Grazia Mastio che all'ingresso della copisteria che gestisce a Siena tiene esposto un manifesto molto esplicito e con un messaggio molto forte contro l'aborto. Ogni giorno si trova a dover rispondere ai commenti che il manifesto suscita, ma lei è fiera di poter spiegare le sue posizioni.
Nel mondo moderno, in cui siamo bombardati continuamente da messaggi egoistici che spingono all'autodeterminazione a scapito soprattutto dei più deboli e indifesi e in una società in cui si acuisce sempre più il tentativo seppur maldestro di produrre la vita con ogni genere di fecondazione artificiale, la Giornata per la Vita è una boccata d'aria fresca e una potente ricarica per poter continuare la nostra personale promozione della vita in ogni nostro campo d'azione.

Nella foto (da sinistra): Paolo Delprato, Maria Grazia Mastio (vincitrice del premio), la mamma, il babbo e la sorella di Chiara Serra

RESOCONTO GIORNATA PER LA VITA 2012: GIOVANI APERTI ALLA VITA
Per i dettagli: clicca qui!

Fonte: Toscana Oggi, 19 febbraio 2012

3 - PER USCIRE DALLA PENOMBRA
La giornata mondiale del malato ci ricorda però non solo che esiste la malattia ma anche che esistono i malati: già, perché nella società competitiva, chi non è all’altezza degli altri diventa invisibile.
di Carlo Bellieni - Fonte: L'Osservatore Romano, 10/02/2012

La giornata mondiale del malato serve a riportare all'attenzione di tutti un dato di fatto: la malattia esiste. Purtroppo in questo la società occidentale ha le idee così confuse che sta ancora discutendo sulla reale definizione della parola salute.
Di recente sul «British Medical Journal» un gruppo di lavoro olandese coordinato da Machteld Huber ha fatto un passo avanti con una proposta interessante: che per "salute" si intenda non più il «pieno benessere psicofisico e sociale» — come vuole la definizione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità — ma «la capacità di adattarsi e di autogestirsi». Apprezzabile la prima parte di questa definizione, che sottolinea come la salute sia la capacità di venire a capo delle proprie vicende, di controllarle e gestirle, senza che questo implichi un'utopica perfezione; l'attuale definizione di salute di fatto esclude le persone con malattie croniche dal sentirsi "in salute" pur quando riescono a convivere col loro disagio.
Meno condivisibile la seconda parte della definizione data da Huber, perché torna a sottolineare il binomio salute-autonomia, mentre non è giusto negare che un anziano dipendente dagli altri per vari bisogni o un disabile non del tutto autonomo possano sentirsi "sani".
La confusione su cosa sia la malattia insomma continua, e tanti si sentono malati (o comunque non sani) pur non essendolo, e travolti dal peso della pubblicità ricercano rimedi a supposti difetti puramente estetici. In questa confusione si finisce col non dare la giusta priorità alle malattie gravi, arrivando a far passare come normali le endemiche condizioni che affliggono interi popoli come la malaria o la tubercolosi, e a rispondere al dramma dimenticato delle malattie genetiche rare con quella falsa prevenzione costituita da aborto o diagnosi preimpianto, le quali invece di evitare l'insorgere della malattia scartano il malato già concepito e vivo.
La giornata mondiale del malato ci ricorda però non solo che esiste la malattia ma anche che esistono i malati: già, perché nella società competitiva, chi non è all'altezza degli altri diventa invisibile. I media parlano pochissimo di malattia. Eppure i malati ci sono, ma restano nella penombra. I siti delle associazioni per disabili sono ricchissimi di iniziative e innovazioni, ma nessuno ne parla. Il disabile è invisibile ai media, proprio come il disabile mentale è invisibile al sistema sanitario, perché ormai i medici sono sempre meno in grado di trattare con chi non sa esprimersi e non è autonomo («The Lancet», agosto 2008).
In questi giorni di crisi poi — come denuncia l'associazione inglese Mencap che ha lanciato la campagna «Non tagliateci fuori» — si rischia che chi ha minor visibilità e forza, subisca le ripercussioni principali dei tagli che i vari Paesi sono costretti a fare ai loro bilanci. Questo sarebbe inaccettabile: un Paese è civile se pensa prima ai più deboli.
Questa giornata ci obbliga infine a riflettere che nella società occidentale c'è una nuova patologia: il desiderio ammalato. È una sorta di perdita del gusto delle cose, dovuto alla perdita degli argini dei desideri, e alla pressione di messaggi che invitano a soddisfare i capricci per poter vendere qualcosa.
Gli psichiatri francesi Marc Valleur e Jean-Claude Matysiak nel libro Le desir malade sostengono che cent'anni fa soddisfare certi desideri sembrava una conquista di libertà, ma oggi è divenuto una noiosa banalità. «E questo è un problema», scrivono. «È lo stesso desiderio che si è ammalato, dato che noi ci siamo assuefatti a ogni soddisfacimento. Forse oggi si soffre meno di rimozione del desiderio, ma l'isteria è stata rimpiazzata da altre due malattie: la depressione, di cui soffrono quelli che non hanno più l'energia di difendere, nella competizione per il piacere, la loro parte di bottino. E la dipendenza» (dal gioco d'azzardo e dalle varie sostanze d'abuso).
Il desiderio malato, irretito da bisogni inesistenti, non fa più vedere quelli veri. Neanche i propri. È un'epidemia, che lascia allo sbando, nella noia pura, chi non sa più cosa chiedere e per cosa lottare. E fa chiudere gli occhi sui bisogni reali, sulla malattia e sul malato: disgrazia di un secolo che invece avrebbe le forze se non di guarire sempre, certamente di curare meglio e di più tutti.

Fonte: L'Osservatore Romano, 10/02/2012

4 - SACRIFICA LA SUA VITA PER QUELLA DEL FIGLIO
Sono molte le mamme che scelgono la vita del figlio sacrificando la propria
Fonte Youtube.com

Sono molte le mamme che scelgono la vita del figlio sacrificando la propria. Alcune sono note, come Santa Gianna Beretta Molla, altre non le conosciamo, altre ancora compaiono in un servizio televisivo come quello che vi proponiamo qui sotto.
E' morta la donna di Pieve di Soligo che rifiuto' le cure antitumorali per far nascere il figlio che portava in grembo. Paola Breda, MADRE di 38 anni, si e' spenta ieri a Falze' di Piave, dove stava con il marito, il piccolo Nicola, che ora ha 17 mesi, e l'altra figlia Ilaria. Paola era incinta di 6 mesi quando le fu diagnosticato un tumore al seno e rifiuto' le cure che avrebbero potuto guarirla per far nascere il bimbo. I funerali si svolgeranno nel duomo di Pieve di Soligo.


Fonte: Youtube.com

5 - A TRE ANNI DALLA MORTE DI ELUANA, A CHE PUNTO E' L'EUTANASIA IN ITALIA?
Il caso Englaro è stato un successo sotto quattro profili: mediatico, culturale, medico e politico; ma è stato anche un fallimento perché è rimasto un caso isolato e unico
di Mario Palmaro - Fonte: La Bussola Quotidiana, 09/02/2012
Fonte: La Bussola Quotidiana, 09/02/2012

6 - DURO ATTACCO ALLA CHIESA CATTOLICA: OBAMA OBBLIGA I DATORI DI LAVORO A PAGARE AI DIPENDENTI ABORTO E CONTRACCEZIONE
Intervista al presidente dell'Associazione dei Medici Cattolici: gli ospedali di matrice religiosa, che in America sono il 30 per cento, sono a rischio
di Benedetta Frigerio - Fonte: Tempi, 16/02/2012
Fonte: Tempi, 16/02/2012

7 - LETTERE ALLA REDAZIONE: IL MATRIMONIO INDISSOLUBILE E' RICHIESTO DALLA RETTA RAGIONE
Ce lo ricorda la letterina di una bambina che scrive: ''Caro Babbo Natale, io per Natale non vorrei nessun regalo, ma vorrei che i miei genitori tornassero insieme''
di Giano Colli - Fonte: Redazione di BastaBugie, 24/02/2012
Fonte: Redazione di BastaBugie, 24/02/2012

8 - PER DIVENTARE UNA SOCIETA' PERFETTA, LA DANIMARCA APPROVA IL PROGETTO DI ELIMINARE TUTTI I DOWN
Avanza il progetto choc di eliminazione dei nascituri ''difettosi'' che sarebbe piaciuto molto a Hitler
di Gianfranco Amato - Fonte: Avvenire, 05/01/2012
Fonte: Avvenire, 05/01/2012

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