SCIENZA & VITA: CON IL PAPA E IL CARD. BAGNASCO PER VIGILARE SU SCUOLA E FAMIGLIA
No alla colonizzazione ideologica del gender nelle scuole, attività surrettiziamente mascherata da corsi contro l'omofobia
Fonte: Scienza & Vita nazionale
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SENTINELLE IN PIEDI: A SIENA PER UN MOTIVO IN PIU'
Grande successo per la veglia delle Sentinelle in Piedi del 12 marzo in piazza del Campo
di Andrea Verdiani - Fonte: Ok Siena
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SENTINELLE IN PIEDI: IN SILENZIO PER SVEGLIARE LE COSCIENZE
La veglia di marzo si è svolta in Piazza del Campo senza problemi nonostante il timore di contestazioni: ''Grazie alle forze dell'ordine''
di David Busato - Fonte: i-siena
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LA TEORIA DEL GENDER ESPRIME FRUSTRAZIONE
L'invito del Papa a resistere e a riflettere sulla violenza delle nuove idee...a la risposta a chi dice che la teoria del gender non esiste.
di Massimo Introvigne - Fonte: La nuova Bussola Quotidiana
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SONO UN TRANS E VOGLIO INDOTTRINARE I VOSTRI FIGLI
Un transessuale svela il vero piano (ed obiettivo) del totalitarismo gender (VIDEO: Papa Francesco dice che il gender è colonizzazione ideologica)
Fonte: No Cristianofobia
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NON PUOI COMPRARE UN BAMBINO... MA SE TE LO FAI FABBRICARE SU MISURA, ALLORA VA BENE
Indignazione nazionale per la coppia che ha ''acquistato'' un bambino da una famiglia romena, però... assoluzione per la coppia che ha affittato un utero in Ucraina
di Rino Cammilleri - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
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LA SCIENZA NON PUO' SPIEGARE TUTTO: E VA BENE COSI'
Lo scientismo ha un limite nel pregiudizio contro il soprannaturale: solo il mondo cristiano coniuga fede e ragione e così ha la chiave della verità
Fonte: UCCR on line
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PROPOSTA DI LEGGE: CARCERE PER CHI MANGIA CONIGLI?
L'onorevole Brambilla di Forza Italia propone una legge per proteggere i conigli: chi li alleva per mangiarli o ricavarne pelliccia rischierebbe fino a due anni di carcere
di Stefano Magni - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
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LA NUOVA PRIORITA' DEL MONDO LGBT E' CONVINCERCI CHE LA TEORIA DEL GENDER NON ESISTA...
E' la solita strategia della bugia
Fonte: UCCR on line
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IL GIORNALE SMONTA LA TESI SECONDO CUI IL MATRIMONIO GAY E' UN DIRITTO
Anche per un liberale come Sallusti, non è un matrimonio, ma una relazione privata e come tale deve rimanere: renderla pubblica è una forzatura
di Rino Cammilleri - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
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SCIENZA & VITA: CON IL PAPA E IL CARD. BAGNASCO PER VIGILARE SU SCUOLA E FAMIGLIA
No alla colonizzazione ideologica del gender nelle scuole, attività surrettiziamente mascherata da corsi contro l'omofobia
Fonte Scienza & Vita nazionale
"Accogliamo con interesse e attenzione le parole del Cardinale Angelo Bagnasco nella sua Prolusione odierna su scuola e famiglia. Esortazioni e ammonimenti che si riallacciano ad analoghe sollecitazioni più volte riprese da Papa Francesco: in coerenza e linearità di pensiero, tracciano per tutti noi un cammino di lavoro che chiama alla responsabilità e all'impegno", commenta Paola Ricci Sindoni, Presidente nazionale dell'Associazione Scienza & Vita. "Ancora una volta i Vescovi sentono la necessità di un richiamo forte a tenere alta la guardia sulla colonizzazione ideologica del gender nelle scuole, attività surrettiziamente mascherata da corsi contro l'omofobia: si usa un argomento legittimo per veicolare finalità arbitrarie. Allo stesso modo, ricorda il Cardinale Bagnasco, attraverso la sponsorizzazione di presunti diritti alla genitorialità, si trasmette come pratica legittima lo sfruttamento e la mercificazione delle donne con l'utero in affitto". "La decostruzione della famiglia con equiparazioni poco chiare e il persistente tentativo di liquefare la differenza di genere attraverso l'indottrinamento dei più giovani sono due aspetti di uno stesso disegno su cui occorre la nostra massima vigilanza: un dovere che chiama tutti i laici al lavoro quotidiano e alla consapevolezza che questi temi non possono essere trascurati, pena lo smarrimento di una società che sta perdendo i suoi punti fermi".
GENDER: QUALE FUTURO PER LA SCUOLA E LA FAMIGLIA
Andrea Gasperini e Paola Biondi
Siena, 29 maggio 2015
LMPT Siena e Scienza e Vita Siena organizzano la conferenza Gender: quale futuro per la scuola e la famiglia. L'Avv. Andrea Gasperini dei Giuristi Cattolici e la Dr.ssa Paola Biondi di Scienza & Vita Pisa Livorno affronteranno la delicatissima tematica dell'educazione Gender, i suoi effetti sui bambini e sugli adolescenti. Una tematica importantissima che merita attenzione. Argomenti sui quali si deve essere informati. Soprattutto genitori ed educatori che rischiano, per ignoranza o superficialità, di vedere compromessa la crescita dei ragazzi. Molti progetti gender, finanziati dalla regione toscana, nell'anno scolastico 2013 - 2014 hanno interessato diverse scuole della nostra provincia. La conferenza si svolgerà venerdì 29 maggio 2015 alle 18.00 nella chiesa di San Vigilio - Siena. Ingresso gratuito.
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SENTINELLE IN PIEDI: A SIENA PER UN MOTIVO IN PIU'
Grande successo per la veglia delle Sentinelle in Piedi del 12 marzo in piazza del Campo
di Andrea Verdiani - Fonte: Ok Siena, 13-04-2015
Ritti in piedi, immobili, a circa due metri l'uno dall'altro, tutti rivolti dalla stessa parte e completamente in silenzio a leggere un libro. Questo sono e questo fanno le Sentinelle in Piedi, che anche a Siena, ieri pomeriggio, hanno "preso posizione" in Piazza del Campo, attirando tra l'altro anche la curiosità di qualche passante, rimasto colpito da quell'insolito "reggimento" così ordinato e silenzioso. Non sono un movimento. Non sono un'associazione. Non hanno nemmeno uno statuto. Sono piuttosto una rete di persone, un popolo assolutamente apartitico e aconfessionale, come ci tengono a sottolineare, accumunate solamente dalla volontà di difendere la famiglia naturale fondata sull'unione di un uomo ed una donna, e il diritto a poter esprimere la propria opinione così come anche l'art.21 della Costituzione Italiana riconosce. È proprio per difendere la libertà di espressione che si è formata questa resistenza popolare, diritto, secondo le Sentinelle, messo in discussione dal ddl Scalfarotto, attualmente in Senato e già approvato alla Camera; un disegno di legge presentato in Parlamento come necessario per difendere da aggressioni di varia natura le persone omosessuali, ma che poi, nella realtà dei fatti, non specificando con esattezza cosa si intenda per omofobia, può spingersi a considerare anche una semplice opinione come un atto omofobo e discriminante. In altre parole, denunciano le Sentinelle in Piedi, sostenere che la famiglia è una sola, ovvero quella formata da un padre ed una madre, che la società si fonda sul diritto naturale, che i bambini hanno tutti il diritto di avere un padre e una madre, e che dall'omosessualità, se si vuole, si può tornare all'eterosessualità, ebbene, affermare tutto ciò, potrà costare, una volta che il ddl Scalfarotto sarà diventato legge, fino a 6 anni di galera. Sembrerebbero a prima vista preoccupazioni alquanto esagerate, e da non prendere troppo sul serio, se non fosse però che in moltissimi casi queste veglie silenziose sono finite bersaglio di contestazioni e in alcuni casi anche di vere e proprie aggressioni, per lo più ad opera di attivisti di movimenti LGBTQI, pansessuali e dei centri sociali. E anche a Siena, nel giugno scorso, si verificarono analoghi casi di intolleranza che ebbero poi anche delle ripercussioni politiche con dibattiti accesi in consiglio comunale. E non sono mancati neppure durante la veglia di ieri pomeriggio, anche se a dire il vero si è trattato per lo più di qualche sparuta ed isolata contestazione condita da qualche piccola provocazione. E' per tutti questi motivi quindi che, fin dall'agosto 2013, con la prima veglia organizzata a Brescia, questo popolo silenzioso ha deciso di organizzarsi ed "invadere" pacificamente le piazze d'Italia "appostandosi" con veglie silenziose davanti alle sedi del potere, per scuotere le coscienze intorpidite dal pensiero unico, e che la dittatura del relativismo, come profeticamente denunciato nel 2005 dall'allora Cardinale Ratzinger, vuole invece mettere a tacere ("Si va costituendo una dittatura del relativismo - disse infatti il futuro Papa Benedetto XVI nell'omelia di apertura del conclave che di lì a poco lo avrebbe eletto Pontefice - che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie."). C'era comunque un motivo in più, questa volta, per spingere le Sentinelle in Piedi di Siena a tornare a radunarsi silenziosamente in Piazza del Campo. Ed è quello riferito ai fatti avvenuti nelle scorse settimane in alcune scuole di Siena e dintorni, dove accanto ai classici programmi scolastici sono stati introdotti progetti formativi apparentemente innocui, ma che poi ad un esame più attento si sono rivelati chiaramente ispirati all'ideologia di genere, e (cosa ancor più grave) senza che i genitori dei bambini ne fossero stati correttamente informati. Alla scuola elementare Peruzzi ad esempio, un progetto di questo tipo avviato nei mesi scorsi e mascherato come lotta al bullismo, si è poi scoperto trattarsi invece di un vero e proprio indottrinamento sul gender, fatto anche attraverso la lettura di passi di un libro ad hoc del quale ogni bambino doveva oltretutto impararne a memoria alcuni passi. Un fatto che ha inevitabilmente sollevato la protesta indignata di molti genitori, che ne hanno chiesto, ed ottenuto, l'immediata sospensione, con "allegata" richiesta urgente di chiarimenti da effettuarsi in un incontro che si terrà in settimana con l'assessore all'Istruzione Tiziana Tarquini. Tutti progetti, questi, finanziati dalla Regione Toscana, con lo scopo di abbattere gli "stereotipi" della mamma e del papà, e promuovere (o forse sarebbe meglio dire, imporre) nuovi modelli. Ed è preoccupante il fatto che questi indottrinamenti avvengano nelle scuole senza il consenso dei genitori, e con una metodologia che ricorda molto le rieducazioni dei regimi totalitari e delle dittature. Una vera e propria "colonizzazione ideologica", come lo stesso Papa Francesco ha definito la teoria del genere nel ritorno dal suo viaggio nelle Filippine, il gennaio scorso, giungendo addirittura a paragonarla ai Balilla e alla Gioventù Hitleriana. "Questo popolo riunitosi in poco tempo non è il frutto di una pianificazione a tavolino - ha dichiarato il portavoce delle Sentinelle in Piedi di Siena, al termine della veglia di ieri pomeriggio - ma è sorto dall'esigenza di tanti singoli risvegliati dalla violenza in atto, e che hanno intuito prima di altri che il momento che stiamo vivendo è epocale e richiede di tornare ad affermare con forza la verità sulla natura umana. Solo per questo siamo stati spesso contestati e additati come omofobi - ha proseguito - Per questo continueremo a riunirci e a vegliare nelle piazze". Come il prossimo 24 maggio, in occasione della veglia nazionale in difesa dell'uomo e della famiglia.
Per informazioni sulle prossime iniziative, clicca qui!
Per vedere il video della veglia di cui si parla nell'articolo clicca qui sotto
https://www.youtube.com/watch?v=NmunZTCDA5s
Fonte: Ok Siena, 13-04-2015
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SENTINELLE IN PIEDI: IN SILENZIO PER SVEGLIARE LE COSCIENZE
La veglia di marzo si è svolta in Piazza del Campo senza problemi nonostante il timore di contestazioni: ''Grazie alle forze dell'ordine''
di David Busato - Fonte: i-siena, 13 aprile 2015
"In silenzio per svegliare le coscienze e gridare il nostro Sì alla Vita e al rispetto di ogni persona umane e il nostro No alla riduzione al sesso o al orientamento sessuale della profondità che è l'essere umano. Sì ad una società fondata sul diritto naturale che rispetta e tutela i più deboli e non cede a particolarismi o egoismi chiamandoli diritti. Alla veglia di ieri in Piazza del Campo a Siena dalle cinque alle sei del pomeriggio, hanno partecipato un centinaio di persone. Molte le famiglie presenti ed è stato possibile distribuire quasi 700 volantini in difesa della libertà di espressione del pensiero per una società fondata sul diritto naturale e una famiglia: l'unica che possa essere, cioè quella formata da un padre e una madre. Grazie al lavoro delle forze dell'ordine è stato possibile manifestare pacificamente. Siamo tornati in Piazza del Campo a Siena, per denunciare una serie di minacce contro l'uomo in corso nella nostra società dalle quali è sempre più difficile dissentire senza essere accusati di oscurantismo e ancora peggio di omofobia. Stiamo assistendo ad una guerra sistematica contro la vita, contro la famiglia, vediamo come quotidianamente ci sia di fatto un vertiginoso restringimento delle libertà personali e dei diritti dei popoli: primo fra tutti quello di espressione del proprio pensiero, quello di difendere una società basata sul diritto naturale. È veramente curioso come il mondo dei Media e di certo attivismo impegnato, sia pronto a mobilitarsi contro la modifica genetica di un chicco di grano e come invece sostenga in maniera complice le lobbies LGBT che vogliono cancellare la famiglia naturale e sostituirla con modelli alternativi di famiglia che per poter esistere necessitano della violenza alle leggi naturali . Violazione delle leggi della genetica, che colpisce le donne che per disagio e povertà accettano di vendere i propri uteri per gestazioni surrogate e i bambini privati del diritto di avere, come è sempre stato dalle origini del mondo, un padre ed una madre. Il Parlamento in un attimo ha approvato la possibilità di sciogliere il matrimonio in un tempo inferiore a quello utile per disdire un contratto di telefonia mobile o per avere una risonanza magnetica, e il governo ha poi promesso di introdurre la disciplina delle unioni civili fra persone dello stesso sesso, grimaldello all'approvazione del matrimonio fra persone dello stesso sesso e quindi all'adozione di bambini, a cui per forza di cose sarà impedito di avere un babbo e una mamma, privati della figura paterna o materna. La Corte Costituzionale ha praticamente imposto la fecondazione eterologa per cui i bambini potranno essere fecondati in laboratorio e cresciuti da genitori diversi da quelli biologici anche dello stesso sesso, quindi ha già fatto entrare dalla finestra ciò che ancora non è passato dalla porta principale. L'UNAR collegato al Ministero delle Pari Opportunità ha emanato linee guida, rivolte ai giornalisti, che impediscono di parlare di famiglia tradizionale o di dire che un bambino ha diritto ad una madre e un padre. L'UNAR ha di fatto , minato minando la libertà di stampa garantita dall'art. 21 della nostra Costituzione., Le la limitazione del diritto di stampa è uno dei primi passi che hanno sempre fatto i regimi dittatoriali per impedire la diffusione del sapere e dell'informazione. Anche la libertà dei genitori di poter educare i propri figli, sancita dall'art. 29 30 della nostra Costituzione, è in pericolo. Da un paio d'anni a questa parte, lo sappiamo, moltissimi genitori hanno avuto un brutto risveglio. Hanno scoperto che, a scuola, i loro figli vengono sottoposti a programmi che diffondono l'ideologia di genere; ovviamente senza il loro consenso (informato ma anche no). Negli asili e nelle scuole di ogni ordine e grado, con il pretesto di insegnare il rispetto e combattere il bullismo e le discriminazione, ai bambini viene insegnato che il mondo maschile e femminile sono solo una convenzione, per di più cattiva e pericolosa. Questo succede anche nelle scuole della nostra provincia e del nostro comune Dopo aver fatto marcia indietro sui libretti dell'Istituto AT-Beck, il ministero dell'istruzione ha ricominciato a sponsorizzare l'insegnamento dell'ideologia gender nelle scuole, l ddl Finna stanzia 200 milioni di Euro a tal fine. Il disegno di legge Fedeli è stato depositato in Senato, e propone l'introduzione dell'educazione di genere e della prospettiva di genere nelle scuole e nelle università. I nostri bambini sono vittime di un indottrinamento che dietro alla pretesa di combattere le discriminazioni mira a istillare preconcetti contro la famiglia, la fede religiosa, la differenza tra padre e madre. Tutto questo sotto la "spada di Damocle" del d.d.l. Scalfarotto, ancora davanti alla Commissione Giustizia del Senato non ancora definitivamente abbandonato e cancellato dall'agenda politica; disegno di legge che prevede il carcere per opinioni ritenute omofobe, come ad esempio l'affermazione del diritto di un bambino ad avere una mamma e un papà o del fatto che il matrimonio è solo tra un uomo e una donna. Quindi una legge pronta a spazzare via chiunque non si allinei con la dittatura LGBT. Noi siamo chiamati a essere testimoni di tutto questo insieme nella nostre piazze, insieme nelle nostre case, sui luoghi di lavoro, incontrando, risvegliando altri cuori sopiti e generando un'amicizia laica aperta a ogni persona che voglia seguire la voce della coscienza e non soccombere a questo programma ideologico. Un programma che mira a far dimenticare all'uomo chi è attraverso l'educazione dei più piccoli, rubando loro la tradizione che ha reso grande l'Italia, così che non abbiano più nostalgia della grandezza del passato e poi violentando la loro più intima identità. Perché? Perché riducendo l'uomo a istinto, addomesticandolo, soddisfacendo i suoi bisogni primari o piccoli capricci, in cambio il potere, si ruba la ragione e la libertà così da tenerlo in pugno. Per questo resistiamo, fino ad oggi, civilmente e pacificamente, per non soccombere a questo tentativo. Siamo qui per educarci a vivere con dignità seguendo la nostra natura più profonda, ascoltando il desiderio bruciante di verità connaturato a ogni uomo. In silenzio le sentinelle leggono in piedi, per educarsi e non soccombere alla menzogna delle informazioni superficiali che ci raggiungono tramite slogan ideologici. Lo fanno per un'ora, per darci il tempo che la velocità di questo mondo ci vuole rubare. Con le nostre facce, la lettura di un libro e il nostro silenzio, perché solo la bugia ha bisogno di molte parole e di molti servi che la imparino e la diffondano, mentre alla verità bastano pochi uomini che vivendola risveglino il desiderio di giustizia e di bene connaturato in ogni uomo. Tra poco gli amici del servizio d'ordine vi aiuteranno a disporvi, vi ricordo che la veglia è rigorosamente silenziosa, se qualcuno chiede informazioni lo potete mandare da me o dagli amici che hanno il giubbetto ad alta visibilità e che distribuiscono i volantini ai passanti, non si risponde alle provocazioni, restiamo in silenzio. Perché? Perché le sentinelle rispondono alle offese scegliendo il silenzio, unico antidoto a questa nuova forma di dittatura, noi vogliamo dare voce a quel bisogno bruciante di verità, prima condizione per diventare uomini pienamente liberi, cioè veramente soddisfatti. Vegliano in silenzio, affinché anche altri uomini, anche chi ci contesta possa cominciare a risentire quella voce e ad averne nostalgia. Lo facciamo pubblicamente per testimoniare che insieme si può vivere ancora così e che non c'è dispotismo che possa impedire all'uomo di essere libero senza il suo consenso".
SENTINELLE, NON E' PIU' TEMPO DI STARE A GUARDARE! Cento piazze per la famiglia: vieni sabato 23 maggio alla veglia nazionale delle Sentinelle in Piedi in piazza Salimbeni alle 18.00. Ecco il video delle Sentinelle in Piedi:
https://www.youtube.com/watch?v=PCVXcrZilEc
Per informazioni sulle prossime iniziative, clicca qui!
Fonte: i-siena, 13 aprile 2015
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LA TEORIA DEL GENDER ESPRIME FRUSTRAZIONE
L'invito del Papa a resistere e a riflettere sulla violenza delle nuove idee...a la risposta a chi dice che la teoria del gender non esiste.
di Massimo Introvigne - Fonte: La nuova Bussola Quotidiana, 15/04/2015
Nell’udienza generale del 15 aprile 2015 Papa Francesco ha proseguito il suo ciclo di catechesi sulla famiglia iniziando una trattazione, che – ha annunciato – si articolerà in due meditazioni, sul tema della «differenza e la complementarità tra l’uomo e la donna, che stanno al vertice della creazione divina». Come aveva fatto nel corso dei viaggi nelle Filippine e a Napoli, il Papa ha condannato la teoria del gender, come «passo indietro» ed «espressione di una frustrazione». Nel Libro della Genesi leggiamo che Dio creò l’essere umano come suo «capolavoro»: «a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò» (Gen 1,27). Il Papa ha ricordato che «la differenza sessuale è presente in tante forme di vita, nella lunga scala dei viventi. Ma solo nell’uomo e nella donna essa porta in sé l’immagine e la somiglianza di Dio». La persona umana è immagine e somiglianza di Dio in quanto differenziata in uomo e donna. La Sacra Scrittura vuole trasmetterci l’idea che «non solo l’uomo preso a sé è immagine di Dio, non solo la donna presa a sé è immagine di Dio, ma anche l’uomo e la donna, come coppia, sono immagine di Dio». La complementarità e la reciprocità fra uomo e donna sono essenziali e indispensabili per l’esperienza umana. «L’esperienza ce lo insegna: per conoscersi bene e crescere armonicamente l’essere umano ha bisogno della reciprocità tra uomo e donna. Quando ciò non avviene, se ne vedono le conseguenze. Siamo fatti per ascoltarci e aiutarci a vicenda. Possiamo dire che senza l’arricchimento reciproco in questa relazione – nel pensiero e nell’azione, negli affetti e nel lavoro, anche nella fede – i due non possono nemmeno capire fino in fondo che cosa significa essere uomo e donna». Tutto questo oggi è negato da quell’espressione per certi versi tipica e per altri estrema dellamodernità che è la teoria del gender. Sul tema della complementarità uomo-donna la «cultura moderna e contemporanea […] ha introdotto anche molti dubbi e molto scetticismo». Francesco si è chiesto «se la cosiddetta teoria del gender non sia anche espressione di una frustrazione e di una rassegnazione, che mira a cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa». Attenzione, ha ammonito il Papa, con la teoria del gender «rischiamo di fare un passo indietro. La rimozione della differenza, infatti, è il problema, non la soluzione». Certo, spesso ci sono problemi fra uomini e donne ma la soluzione non è negare la loro differenza e complementarità. Semmai, «l’uomo e la donna devono invece parlarsi di più, ascoltarsi di più, conoscersi di più, volersi bene di più. Devono trattarsi con rispetto e cooperare con amicizia». E devono tornare a riflettere sulla serietà del matrimonio e a credere che un’unione per sempre e possibile. «Con queste basi umane, sostenute dalla grazia di Dio, è possibile progettare l’unione matrimoniale e familiare per tutta la vita. Il legame matrimoniale e familiare è una cosa seria, e lo è per tutti, non solo per i credenti. Vorrei esortare gli intellettuali a non disertare questo tema, come se fosse diventato secondario per l’impegno a favore di una società più libera e più giusta». «Dio ha affidato la terra all’alleanza dell’uomo e della donna: il suo fallimento inaridisce il mondo degli affetti e oscura il cielo della speranza. I segnali sono già preoccupanti, e li vediamo». La vera promozione della donna non è, ha indicato il Papa, contro la riaffermazione dellacomplementarità. È piuttosto il contrario: «dobbiamo fare molto di più in favore della donna, se vogliamo ridare più forza alla reciprocità fra uomini e donne». Francesco chiede «che la donna non solo sia più ascoltata, ma che la sua voce abbia un peso reale, un’autorevolezza riconosciuta, nella società e nella Chiesa». E offre come esempio «il modo stesso con cui Gesù ha considerato la donna», pure «in un contesto [storico] meno favorevole del nostro». «Ancora non abbiamo capito in profondità – ha affermato il Pontefice – quali sono le cose che ci può dare il genio femminile, le cose che la donna può dare alla società e anche a noi, che sa vedere le cose con altri occhi che completano il pensiero degli uomini. È una strada da percorrere con più creatività e audacia». Spesso oggi si tende – erroneamente, e con conseguenze rovinose – a opporre questo riconoscimento della donna e la giusta lotta contro ogni «sopruso e ingiustizia» perpetrati contro le donne alla riaffermazione della complementarità e della bontà originaria della differenza fra uomo e donna. Sta qui propriamente l’insidia della teoria del gender, cui la Chiesa risponde insegnando «il tema dell’uomo e della donna creati a immagine di Dio». «Mi chiedo – ha concluso Papa Francesco – se la crisi di fiducia collettiva in Dio, che ci fa tanto male, ci fa ammalare di rassegnazione all’incredulità e al cinismo, non sia anche connessa alla crisi dell’alleanza tra uomo e donna». In realtà, «il racconto biblico, con il grande affresco simbolico sul paradiso terrestre e il peccato originale, ci dice proprio che la comunione con Dio si riflette nella comunione della coppia umana e la perdita della fiducia nel Padre celeste genera divisione e conflitto tra uomo e donna». C’è dunque oggi «una grande responsabilità della Chiesa, di tutti i credenti, e anzitutto delle famiglie credenti, per riscoprire la bellezza del disegno creatore che inscrive l’immagine di Dio anche nell’alleanza tra l’uomo e la donna. La terra si riempie di armonia e di fiducia quando l’alleanza tra l’uomo e la donna è vissuta nel bene. E se l’uomo e la donna la cercano insieme tra loro e con Dio, senza dubbio la trovano. Gesù ci incoraggia esplicitamente alla testimonianza di questa bellezza che è l’immagine di Dio». È questa la vera risposta cattolica alla teoria del gender.
IL GENDER ENTRA NELLA SCUOLA ELEMENTARE PERUZZI DI SIENA: SI INSEGNA AI MASCHI CHE POSSONO METTERE I TACCHI A SPILLO E CHE E' INDIFFERENTE CHE SCELGANO UNA FIDANZATA OPPURE UN FIDANZATO E nelle scuole primarie delle Crete Senesi e della Val d'Arbia si propone di ri-educare i ragazzi abolendo i concetti di maschio e femmina e negli asili fanno mettere lo smalto ai bambini per eliminare differenze http://www.scienzaevita-siena.it/it/articoli.php?id=444
Fonte: La nuova Bussola Quotidiana, 15/04/2015
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SONO UN TRANS E VOGLIO INDOTTRINARE I VOSTRI FIGLI
Un transessuale svela il vero piano (ed obiettivo) del totalitarismo gender (VIDEO: Papa Francesco dice che il gender è colonizzazione ideologica)
Fonte No Cristianofobia, 23/03/2015
Fonte: No Cristianofobia, 23/03/2015
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NON PUOI COMPRARE UN BAMBINO... MA SE TE LO FAI FABBRICARE SU MISURA, ALLORA VA BENE
Indignazione nazionale per la coppia che ha ''acquistato'' un bambino da una famiglia romena, però... assoluzione per la coppia che ha affittato un utero in Ucraina
di Rino Cammilleri - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 27/03/2015
Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 27/03/2015
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LA SCIENZA NON PUO' SPIEGARE TUTTO: E VA BENE COSI'
Lo scientismo ha un limite nel pregiudizio contro il soprannaturale: solo il mondo cristiano coniuga fede e ragione e così ha la chiave della verità
Fonte UCCR on line, 05/03/2015
«Io sono una persona di scienza e prove. La verità può essere determinata solo empiricamente, e la scienza è l’unico modo per conoscere veramente la verità». Questa è una tipica affermazione di che intende “far la gara”tra le varie forme di pensiero, specialmente per denigrare la conoscenza della realtà tramite il metodo della fede. C’è infatti una differenza tra metodo scientifico (un processo razionale basato su test ed esperimenti) escientismo (un impegno irrazionale di naturalismo filosofico). I naturalisti filosofici si rifiutano di prendere in considerazione come spiegazione per gli eventi che osservano qualsiasi cosa al di fuori del mondo naturale e usano i metodi della scienza applicandoli a qualunque aspetto della realtà umana. Come ha spiegato Papa Francesco, «lo scientismo e il positivismo si rifiutano di ammettere come valide forme di conoscenza diverse da quelle proprie delle scienze positive», in questi casi «non è la ragione ciò che si propone, ma una determinata ideologia, che chiude la strada ad un dialogo autentico, pacifico e fruttuoso». 1) L’apologeta americano J. Warner Wallace ha recentemente osservato che chi divinizza la scienza per screditare le altre forme di pensiero si sta anche contraddicendo: «Quando le persone dicono che “la scienza è l’unico modo per conoscere davvero la verità” bisognerebbe semplicemente chiedere loro se “sanno” che questa affermazione è vera. Se la risposta è affermativa, si dovrebbe chiedere loro come la scienza li ha aiutati ad arrivare a questa conclusione. Si scoprirà che l’affermazione “la scienza è l’unico modo (o il modo migliore) per conoscere la verità” non può essere verificata dalla scienza! Questa affermazione è una proclamazione filosofica che sfida la stessa affermazione». La contraddizione vale per tutti i tentativi di citare la scienza a proprio supporto per delegittimare la fede o le credenze degli altri. 2) Ma ci sono altri “guai” per gli scientisti: un eccessivo affidamento alla scienza è anche fortemente limitante, ci sono infatti tantissime verità su cui la scienza non può intervenire per dimostrarle come vere o come false, oltre alle verità metafisiche. Ci sono le verità logico-matematiche, ad esempio, che devono essere accettate come presupposti fondamentali prima di impegnarsi in qualsiasi studio scientifico, precedono la stessa scienza. Ci sono le verità morali ed etiche: la scienza non può dirci ciò che è moralmente virtuoso, non potrà dire nulla sull’autenticità dell’onestà, dell’amore, dell’amicizia, tanto meno potrà dimostrarne l’esistenza. Eppure per noi sono cose vere e verificate, più vere che nemmeno l’eliocentrismo o la forza di gravità. Esistono anche le verità estetiche, la scienza non potrà aiutarci a determinare o giudicare ciò che è bello e ciò che è brutto, nemmeno potrà spiegare perché ci piace o non ci piace qualcosa esteticamente. Infine ci sono anche le verità storiche che non sono soggette alla ripetibilità, principio fondante del metodo galileiano. Se vogliamo davvero respingere tutte le categorie di verità che non possono essere determinate o verificate scientificamente, allora dovremmo respingere anche le verità relative alla logica, alla matematica, alla morale, all’etica, all’estetica, alla storia e alla metafisica. Praticamente tutte le affermazioni più importanti su cui basiamo le nostre vite dovrebbero essere ignorate e definite come inaffidabili. 3) Infine, un eccessivo affidamento alla scienza è anche pregiudizialmente di parte. Lo si capisce bene se facciamo l’esempio dei miracoli: se le leggi e processi naturali possono spiegare il fenomeno, non c’è nessun problema da parte dei cristiani e dei credenti in generale, nessun miracolo è necessario alla fede e ben vengano le spiegazioni che dimostrano un falso prodigio. Se invece le leggi e i processi naturali non riescono a fornire una spiegazione adeguata ad un fenomeno e le prove indicano l’esistenza di qualcosa di soprannaturale, gli scientisti e i naturalisti sono costretti a censurare ed escludere l’intera categoria di spiegazione soprannaturale, prima ancora di determinare con certezza l’esistenza di qualcosa di soprannaturale. Come ha concluso Warner Wallace, «si scopre così che il mondo cristiano ha la capacità di abbracciare le spiegazioni naturali senza rifiutare quelle soprannaturali, e viceversa. Un eccessivo affidamento alla scienza (descritto come “scientismo” o “naturalismo”) fa invece respingere pregiudizialmente qualcosa di soprannaturale prima ancora di cominciare a studiare una spiegazione. Quale di questi due approcci è più pregiudizievole? Quale è almeno tollerante della varietà di spiegazioni che sono a nostra disposizione? Un eccessivo affidamento sulla scienza ha purtroppo accecato la nostra cultura sulla ricchezza delle possibilità esplicative. Non c’è da meravigliarsi che molti post-illuministi abbiano tanta difficoltà a trovare quello che cercano veramente».
Fonte: UCCR on line, 05/03/2015
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PROPOSTA DI LEGGE: CARCERE PER CHI MANGIA CONIGLI?
L'onorevole Brambilla di Forza Italia propone una legge per proteggere i conigli: chi li alleva per mangiarli o ricavarne pelliccia rischierebbe fino a due anni di carcere
di Stefano Magni - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 31/03/2015
Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 31/03/2015
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LA NUOVA PRIORITA' DEL MONDO LGBT E' CONVINCERCI CHE LA TEORIA DEL GENDER NON ESISTA...
E' la solita strategia della bugia
Fonte UCCR on line, 16/04/2015
Accantonata in fretta la bufala dell'”emergenza omofobia” -martellata per mesi sui quotidiani- che caratterizzerebbe il nostro “cattolico” Paese tanto da necessitare una apposita legge (talmente urgente che il ddl Scalfarotto è stato dimenticato da tutti, senza problemi), il mondo Lgbt si è dato una nuova priorità: negare a tutti i costi l’esistenza della teoria del gender. Bisogna dar loro atto che, effettivamente, non hanno mai definito le loro idee come una “teoria” vera e propria, tuttavia è legittimo parlarne in questi termini dato che quel che sostengono è ben definibile tramite due precisi convincimenti. La prima affermazione della teoria del gender è che esisterebbe una sessualità specifica (o “dato biologico”) e un distinto genere (o “dato psicologico”). In sintetiche parole: si può esseremaschi-uomini (o femmine-donne) in caso di coincidenza tra sesso biologico e genere (si parlerebbe in questo caso di cisgender, altro neologismo Lgbt per identificare il 99% della popolazione mondiale), così come si potrebbe essere maschi-donne (o femmine-uomo) nel caso in cui sesso biologico e genere non coincidano. Ovviamente è tutto presentato come “normale”, parola che fa sempre con insistenza capolino nella terminologia Lgbt. La seconda affermazione della teoria del gender è che sarebbe possibile scegliere autonomamente il genere sessuale “preferito” (o “sentito”), ovviamente prescindendo dal dato biologico. Finora sarebbe stata la società a indirizzarci nei rispettivi generi sessuali facendoliforzatamente coincidere al dato biologico, d’ora in poi bisognerebbe invece prendere coscienza di ciò e far crescere i bambini “liberi” da questi “stereotipi” per dar loro la possibilità di decidere “liberamente” (altro termine abusato) attraverso un’educazione gender-neutral. Come si evince chiaramente, entrambi i ragionamenti sono complessi sofismi complottisti e anti-fattuali, teorizzati a tavolino per legittimare sopratutto il transessualismo (sessualità mutevole), ovvero la liquidità sessuale in nome dell’utopica autonomia di scelta della propria identità sessuale (accompagnata o meno dal cambiamento chirurgico dell’aspetto esteriore). Perché c’è necessità di questa ufficiale apologia? Perché la scienza medica ritiene questi convincimenti una patologia mentale definendo il transessualismo come “disturbo d’identità di genere” (DIG) nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM), spiegandolo come «il desiderio persistente verso le caratteristiche fisiche e ruoli sociali che connotano il sesso biologico opposto». Secondo il DSM, dunque, esiste solo il sesso biologico, come d’altra parte ognuno di noi sa di se stesso, mentre il desiderare altro da quel che naturalmente si è appare come sintomo di un disturbo più profondo. Il mondo Lgbt (formato da diversi omosessuali e molti eterosessuali prestati alla causa), tuttavia, si è accorto che se la società identifica così chiaramente i loro convincimenti, riconducendoli ad una precisa “teoria”, diventa allora più difficile riuscire ad entrare nelle scuole e instillare queste idee nella futura società. Sopratutto se se ne sente parlare in modo tanto negativo dalla principale autorità morale, ovvero Papa Francescoche ha condannato, per l’ennesima volta, tale ideologia nell’udienza generale di ieri. Di conseguenza, l’associazionismo omosessuale è corso ai riparied ecco così spiegato perché in queste ore si sta scatenando in questa direzione, sostenendo che tale teoria sarebbe stata inventata dal Vaticano, dagli ultrafanatici religiosi, dai fascisti, dai bigotti e da altri cattivoni. La cosa più curiosa, tuttavia, è che queste persone mentre negano l’esistenza della teoria del gender ne definiscono contemporaneamente i contenuti. L’esempio più palese in queste ore è quello della filosofa Chiara Lalli, nostra vecchia conoscenza: da letterale tuttologa è passata a sostenere che l’anima non esiste, che l’istinto materno non è una naturale e innata competenza femminile, che in fondo abortire è bello, finendo collegittimare il “regalo di neonati” (pratica subdolamente chiamata “gestazione per altri”). L’impostazione ideologica la si capisce dunque immediatamente. Si è lanciata nella negazione della teoria del gender con un articolo dove ha ridicolizzato Papa Francesco, mostrando orgogliosa come la lobby Lgbt sia riuscita a far modificare gli articoli sulla spiegazione del gender sia del Corriere della Sera (guarda caso quotidiano con cui collabora) che de La Stampa. I fatti sono stati commentati anche sul blog “Nelle note”. Più interessante un secondo articolo, molto confusionario e con pochissima sostanza (ma con moltissime citazioni di teologi e filosofi, così come di blog e siti web “clericali”), con il quale ha voluto spiegare che la teoria del gender è «un nemico che hanno immaginato, o che hanno costruito». Peccato che, come abbiamo anticipato, la Lalli abbia descritto esattamente la teoria del gender -seppur senza chiamarla così- presentandola come fosse verità scientifica. La biologia, ha infatti sostenuto, non ci dividerebbe come maschio/femmina, «ma ci sono anche molte possibilità intermedie». Esse sarebbero l’ermafroditismo, la sindrome di Morris, la sindrome di Swyer, la sindrome di Turner e la sindrome di Klinefelter. Già, peccato che non sono affatto “possibilità intermedie” all’essere maschio/femmina, ma tutte patologie genetiche (come indica il termine “sindrome”) e, alcune, riguardanti il sistema riproduttivo di un maschio o di una femmina. Una patologia non è una possibilità intermedia, così come chi è affetto da sindrome di Down non è una possibilità alternativa di essere uomo. Dopo questa prevedibile gaffe, nel tentativo di dimostrare che anche la sessualità biologica sarebbe fluida, la Lalli si è spesa nel cercare di teorizzare l’esistenza del genere sessuale distinto dalla sessualità biologica:«Si può essere di sesso M e avere una identità sessuale maschile oppure femminile (oppure ambigua, oscillante, cangiante). Nulla di tutto questo èintrinsecamente patologico o sbagliato e soprattutto ciò che è femminile e maschile è profondamente determinato culturalmente, tant’è che i ruoli maschili e femminili cambiano nel tempo e nello spazio». Dunque Chiara Lalli ha ben definito cosa sia la “teoria del gender”, seppur non voglia chiamarla teoria (dell’articolo tralasciamo le frasi a favore del relativismo accompagnati contraddittoriamente da aggettivi come “giusto” o “sbagliato”). Ironia della sorte, tale spiegazione è coincidente a quella data da Benedetto XVI nel 2012, quando disse: «Il sesso, secondo la filosofia gender, non è più un dato originario della natura che l’uomo deve accettare e riempire personalmente di senso, bensì un ruolo sociale del quale si decide autonomamente, mentre finora era la società a decidervi. La profonda erroneità di questa teoria e della rivoluzione antropologica in essa soggiacente è evidente. L’uomo contesta di avere una natura precostituita dalla sua corporeità, che caratterizza l’essere umano. Nega la propria natura e decide che essa non gli è data come fatto precostituito, ma che è lui stesso a crearsela. Adesso vale che non è stato Dio a crearli maschio e femmina, ma finora è stata la società a determinarlo e adesso siamo noi stessi a decidere su questo». Per un ulteriore approfondimento si può interrogare l’Enciclopedia Treccani la quale dà una definizione più precisa della teoria del gender: «La cultura del gener conduce all’idea che la differenza maschile-femminile non coincide necessariamente con la differenza maschio-femmina, poiché le caratteristiche di genere (o stereotipi) sarebbero frutto di una costruzione culturale. La contrapposizione tra sesso e genere segna il passaggio da una visione unitaria dell’identità sessuale dell’individuo – che, a partire dalla consapevolezza di una corporeità maschile o femminile, sviluppa gradualmente un’identità psichica definita (mascolinità o femminilità) – a una visione dualistica della sessualità, non solo distinguendo, bensì separando gli elementi biologici dell’identità sessuale (sesso) dal complesso di ruoli, funzioni e identità appresi e culturalmente strutturati (femminilità e mascolinità). Emerge così una concezione autonoma dell’appartenenza di genere, pensata come il risultato di una scelta culturale dell’individuo, distinta dalla propria corporeità». Una teoria sbagliata e pericolosa, si legge ancora nella voce della Treccani: «La prospettiva del gender mette così in discussione il fondamento biologico-naturale della differenza fra i sessi: femminilità, mascolinità, eterosessualità e maternità non vengono più considerati stati naturali, ma stati ‘culturali’, non definitivi e in alcun modo determinanti. In altre parole, l’uso del termine gender in luogo del termine sex dischiude la possibilità di non definire più la persona a partire dalla sua struttura biologica (corpo), potendosi viceversa definire in base alla sua ‘autocomprensione’ psico-sociale. Ne deriva che con l’identificazione esclusiva della persona come gender, piuttosto che come essere sessuato a partire da una corporeità, si giunge alla neutralizzazione dell’identità sessuata. La persona, così, non viene più valorizzata nella sua individualità sessuata, nel suo essere uomo o donna, bensì appiattita nell’ambito di un’indifferenza di gender, nella quale uomini e donne vengono percepiti come semplicemente ‘uguali’ e tutte le differenze biologiche, di ruolo, di caratteri vengono annullate, dimenticando il significato essenziale della bipolarità sessuale e la sua struttura oggettiva». Si riconosce in questo l’origine del gender nell’ideologia comunista. Invece, «la realizzazione dell’identità sessuata dell’individuo, che si manifesta nel suo essere uomo o donna e che si esplicita nelle finalità stesse della sessualità (la riproduzione e la continuità intergenerazionale), presuppone necessariamente una dimensione corporea definita, sulla base della quale il soggetto possa sviluppare un’identità psichica, in grado di percepire il valore della diversità sessuale e di confrontarsi con essa». Papa Francesco ha delegittimato coraggiosamente questa tesi pseudoscientifica davanti al mondo intero, noi siamo chiamati ad imitarlo anche aiutando i sostenitori di queste sciocchezze a iniziare ad amarsi veramente per come si è stati creati. Cambiare non si può, lasciamo perdere leutopie dell’autodeterminazione totale e riflettiamo piuttosto sul perché di questo impellente bisogno della società moderna di sognare ed evadere da se stessi. Magari autolegittimandosi “scientificamente” con l’invenzione ad hoc di strampalate teorie.
Fonte: UCCR on line, 16/04/2015
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IL GIORNALE SMONTA LA TESI SECONDO CUI IL MATRIMONIO GAY E' UN DIRITTO
Anche per un liberale come Sallusti, non è un matrimonio, ma una relazione privata e come tale deve rimanere: renderla pubblica è una forzatura
di Rino Cammilleri - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 15/03/2015
Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 15/03/2015
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