Amici del Timone n�16 del 27 gennaio 2013
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COSA SUCCEDERA' FRA DIECI ANNI CON L'INTRODUZIONE DEL MATRIMONIO GAY? L'ESEMPIO DEL CANADA
Pessime conseguenze sui diritti umani, sulla libertà di educazione, sulla libertà religiosa, sull'opinione pubblica e sul matrimonio tra uomo e donna
di Benedetta Frigerio - Fonte: Tempi
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L'OBIEZIONE DI COSCIENZA PER MOLTI MEDICI, NON SOLO IN ITALIA
Nel mondo sempre più camici bianchi colgono il contrasto tra la loro professione e l’esercizio dell’aborto per motivi di coscienza prima ancora che religiosi
di Carlo Bellieni - Fonte: Avvenire
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NON E' STATO NATALE PER TUTTI
Nella nostra Toscana non hanno festeggiato il Natale 7479 bambini perché sono stati uccisi con l’aborto nei nostri ospedali
Fonte: Scienza & Vita Pontremoli
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QUANTI FIGLI FARE? LASCIAMO DECIDERE DIO...
Intervista a Costanza Miriano: ''La superbia ci spinge a pensare di essere Dio e quindi di sapere noi qual è il numero giusto di figli e il momento migliore per metterli al mondo''
di Pietro Vernizzi - Fonte: Il Sussidiario
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SCIENZA E FEDE AMICHE: L'ESEMPIO DI LAZZARO SPALLANZANI E GREGOR MENDEL
Il nuovo libro di Agnoli e Pennetta ricorda gli scienziati che conducevano nel loro convento gli esperimenti che misero le basi della biologia sperimentale e della genetica
di Michele Orioni - Fonte: Il Sussidiario
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DOSSIER SULL'ABORTO PROCURATO
Un avvocato scopre le atrocità dell'aborto: ne nasce un lavoro per difendere il concepito, la sua dignità, i suoi diritti
di Giano Colli - Fonte: Redazione di BastaBugie
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COSA SUCCEDERA' FRA DIECI ANNI CON L'INTRODUZIONE DEL MATRIMONIO GAY? L'ESEMPIO DEL CANADA
Pessime conseguenze sui diritti umani, sulla libertà di educazione, sulla libertà religiosa, sull'opinione pubblica e sul matrimonio tra uomo e donna
di Benedetta Frigerio - Fonte: Tempi, 21/11/2012
Fonte: Tempi, 21/11/2012
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L'OBIEZIONE DI COSCIENZA PER MOLTI MEDICI, NON SOLO IN ITALIA
Nel mondo sempre più camici bianchi colgono il contrasto tra la loro professione e l’esercizio dell’aborto per motivi di coscienza prima ancora che religiosi
di Carlo Bellieni - Fonte: Avvenire
Abbiamo di recente letto su più testate nazionali inviti ad abolire l'obiezione di coscienza dei medici in caso di aborto. In Italia il 71% dei ginecologi obiettano: ma molti opinionisti si stracciano le vesti perché non si troverebbero medici che pratichino aborti, stupendosi poi di numeri degli obiettori così elevati. Come se fosse un caso tutto italiano, o legato a una questione di fede. È facile farlo sembrare un problema provinciale o di arretratezza, quando invece è un dato globale, che nasce da una domanda: 'ma lo sapete cos'è un aborto'? Scarseggiano i medici per fare gli aborti e non è un'esclusiva italiana. Il calo viene descritto in Canada, in Francia, dove sono diminuiti anche i centri che praticano aborti, e in Inghilterra, dove Sophie Strickland del King George Hospital riporta questo trend tra i medici di pari passo con un incremento dell'obiezione di coscienza tra gli studenti di medicina. Questi ultimi secondo uno studio dell'Università di Birminghan sono a favore della vita per il 33% con in più un 7% di indecisi. Negli Stati Uniti un recente studio pubblicato sulla rivista Obstetrics and Gynecology ha mostrato un crollo del numero di ginecologi disposti a praticare un aborto: dal 22% nel 2008 al 14% nel 2011. Sarà per le contraddizioni che un aborto solleva in un medico? Non si tratta solo di domande di ordine morale o religioso. Helen Dolk, per conto di Eurocat, centro di documentazione sulle anomalie congenite affiliato all'Onu, lamenta sulla rivista scientifica Lancet la facilità con cui ancora si tramanda che l'aborto è una forma di «prevenzione primaria», e spiega poi che la prevenzione delle malattie è tutt'altra cosa. Certo, si può rispondere che l'aborto preverrebbe il disagio materno derivante dalla nascita di un figlio non voluto. Ma ne siamo certi? Studi che confrontano le conseguenze psicologiche sulla donna di un aborto e della nascita di un figlio non programmato scardinano questo dogma. Un medico sperimenta la contraddizione di eseguire un aborto e vedere, toccare, assorbire ciò che si riferisce non solo all'adulto ma anche al bambino: pensate che per noi medici sia indolore? Una contraddizione è ancora più lampante: per la giurisprudenza italiana l'aborto – dice la legge – si fa per salvaguardare la salute materna. La cura della salute di solito passa per un giudizio medico, in particolare quando si tratta di chirurgia o di farmaci. Ma nell'aborto – caso unico nella medicina – quasi sempre la paziente si autodiagnostica il grave rischio per la salute comportato dalla nascita del figlio, e su quella base si auto-prescrive l'interruzione di gravidanza come 'terapia'. Si capisce come il medico possa sentirsi estraniato dalla sua funzione all'interno di questo processo dove, più che criteri oggettivi medici – cui tiene e che è stato istruito a seguire – valgono piuttosto criteri molto soggettivi. Per più di un medico pesa un'ulteriore contraddizione, quella di percepire attorno a sé la strana e inarrestabile tendenza della società a non contemplare più la nascita di figli 'diversi'. È un controsenso evidenziato da Didier Sicard, presidente del Comitato di bioetica francese: «È successo come se a un certo momento la scienza avesse ceduto alla società il diritto di stabilire che la venuta al mondo di alcuni bambini fosse divenuta collettivamente non desiderata e non desiderabile». L'obiezione di coscienza non è solo etica o religiosa ma anche frutto delle contraddizioni che l'aborto genera nella coscienza. Ciò risulta sempre più evidente verificando quanto accade tra i medici in Paesi che non hanno più un esplicito radicamento nella fede cattolica. L'obiezione di coscienza risulta così anzitutto un diritto civile, cui giustamente nessuno si può seriamente opporre quando, per esempio, si parla di servizio militare o di partecipazione ad una guerra. Pare invece che questa chiarezza venga meno quando l'esercizio di un diritto indiscutibile come l'obiezione intacca un dogma – il libero aborto – della società post-moderna: società che finisce per scaricare il peso e le contraddizioni dalle spalle del medico a quelle della donna con l'aborto farmacologico, e che continua a offrire davvero poco alle tante mamme in difficoltà. Non ci sembra un grande progresso.
Fonte: Avvenire
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NON E' STATO NATALE PER TUTTI
Nella nostra Toscana non hanno festeggiato il Natale 7479 bambini perché sono stati uccisi con l’aborto nei nostri ospedali
Fonte Scienza & Vita Pontremoli
Nella nostra Toscana non festeggeranno il Natale 7479 bambini, tra questi anche 321 della nostra provincia. Sapete perché? Perché nel 2011 sono stati uccisi con l'aborto nei nostri ospedali. E per questo olocausto noi abbiamo pagato nel 2011, con le nostre tasse, € 6.111.986. Il Natale "è la festa che canta il dono della vita. La nascita di un bambino dovrebbe essere sempre un evento che reca gioia; l'abbraccio di un neonato suscita normalmente sentimenti di attenzione e di premura, di commozione e di tenerezza" (Benedetto XVI, Udienza Generale, mercoledì 17 dicembre 2008) e invece no! Questo ci mostra una grande realtà: non siamo liberi di amare! La vita è un diritto per tutti; è un cammino personale che ha un senso aldilà delle condizioni fisiche o ambientali in cui si svolge e che nessuno ha diritto ad impedire che si attui. Gesù ci insegna che non è importante la condizione in cui si nasce: ricchezza, povertà, malattia, solitudine, giacché Lui stesso ha scelto le peggiori. Gesù non si è preoccupato di cosa avrebbero detto gli altri della sua condizione di povero e così facendo ci ha insegnato che è indegno vivere con questa preoccupazione, che non si può vivere così. Gesù ci ha rivoltato la prospettiva mostrandoci che ogni uomo, di qualunque estrazione, è degno di amarsi e di amare. Gesù ci ha liberato! Da oltre 2000 anni possiamo vivere senza dipendere dal "che diranno gli altri di me", dal "non sono all'altezza", dal "non posso perché non ho i mezzi"; da oltre 2000 anni sappiamo che l'unica misura della nostra vita è l'amore che faccio. Cristo "fa appello al nostro cuore e alla nostra libera decisione di accettare il suo amore … si è liberamente incarnato per rendere noi veramente liberi" (Ibidem). Infatti, il Natale "ci aiuta a riflettere, da una parte, sulla drammaticità della storia nella quale gli uomini, feriti dal peccato, sono perennemente alla ricerca della felicità e di un senso appagante del vivere e del morire; dall'altra, ci esorta a meditare sulla bontà misericordiosa di Dio, che è venuto incontro all'uomo per comunicargli direttamente la Verità che salva, e per renderlo partecipe della sua amicizia e della sua vita". Il Natale è l'inizio di una speranza reale che ci obbliga ad avere la forza di vincere le paure e gli egoismi che non ci fanno amare. "L'incontro con il Bambino Gesù ci renda persone che non pensano soltanto a se stesse, ma si aprono alle attese e alle necessità dei fratelli" (Ibidem). Nel presepe è tradizione mettere anche la torre di Erode, che sta a significare il male, le difficoltà, gli impedimenti, che nel mondo ci sono e creano problemi, ma che alla fine non vincono! BUON NATALE E GRAZIE Fonte: Scienza & Vita Pontremoli
Firma la nostra petizione: http://scienzaevitalunigiana.it/ita/12/news/36/httpwwwactivismcomit_itpetizioneregione-toscana-obiezione-alle-spese-abortive41210.htm
Fonte: Scienza & Vita Pontremoli
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QUANTI FIGLI FARE? LASCIAMO DECIDERE DIO...
Intervista a Costanza Miriano: ''La superbia ci spinge a pensare di essere Dio e quindi di sapere noi qual è il numero giusto di figli e il momento migliore per metterli al mondo''
di Pietro Vernizzi - Fonte: Il Sussidiario
Fonte: Il Sussidiario
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SCIENZA E FEDE AMICHE: L'ESEMPIO DI LAZZARO SPALLANZANI E GREGOR MENDEL
Il nuovo libro di Agnoli e Pennetta ricorda gli scienziati che conducevano nel loro convento gli esperimenti che misero le basi della biologia sperimentale e della genetica
di Michele Orioni - Fonte: Il Sussidiario
Fonte: Il Sussidiario
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DOSSIER SULL'ABORTO PROCURATO
Un avvocato scopre le atrocità dell'aborto: ne nasce un lavoro per difendere il concepito, la sua dignità, i suoi diritti
di Giano Colli - Fonte: Redazione di BastaBugie
Fonte: Redazione di BastaBugie
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