SCIENZA E VITA INVITA A RIFLETTERE SUL MATRIMONIO E SUL RUOLO DELLA DONNA
La vicepresidente di Scienza & Vita di Siena (medico, moglie e madre di due bambine) ci spiega perché è stata invitata a Siena Costanza Miriano
di Angela Petraglia
L'Associazione "Scienza & Vita" di Siena organizza un incontro dal titolo "Sposati e sii sottomessa: pratica estrema per donne senza paura". L'incontro si svolgerà venerdì 21 ottobre alle 18.00 nella chiesa di San Vigilio a Siena. Sarà presente l'autrice del libro (recensito anche su l'Osservatore Romano): Costanza Miriano, giornalista del Tg3. Presenterà la serata Mario Palmaro, docente di bioetica all'Università Europea di Roma e conduttore della trasmissione "Incontri con la Bioetica" a Radio Maria. La conferenza, veramente di grande interesse, riguarda la tematica della vita matrimoniale e della questione femminile. Del resto l'associazione Scienza & Vita nazionale, nel suo statuto, individua quattro aree tematiche che formano oggetto della sua azione culturale: legge 40 e sterilità, eutanasia, questione femminile e malattie rare. La conferenza organizzata a Siena si situa quindi nel terzo settore di intervento che si propone di trattare la questione femminile dando un nuovo e rinnovato indirizzo. Le donne del duemila si debbono riappropriare della loro vocazione all'accoglienza della vita, quella che viene dal loro essere morbide, capaci di ricucire i rapporti, di fare spazio, di intessere relazioni, di tirare fuori da tutti il meglio. Devono mettere questo loro genio femminile in cima alle priorità: è un programma di lealtà, dedizione, dolcezza. Ma chi è Costanza Miriano? Costanza è nata a Perugia e vive a Roma. È sposata, sottomessa (almeno così le piace dire) e ha quattro figli. Si definisce cattolica e quasi sempre di buonumore. È giornalista al tg3. Nella parte finale del libro, ringrazia Dio, i pontefici Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, la Chiesa cattolica, il marito, i figli, i molti amici. Il suo libro è composto da 11 lettere inviate a 9 amiche e a 2 amici in cui, in modo molto accessibile e con un linguaggio davvero accattivante e femminile, si smontano le tante ricorrenti leggende della vulgata femminista e anti-maschile, cercando di mostrare che la bipartizione tradizionale dei ruoli, all'interno del focolare domestico, non solo non era sbagliata, ma era (ed è) la vera garanzia della "realizzazione" di uomini e donne, e il solo presidio in ordine alla sana educazione della prole. La Miriano invita senza alcuna ambiguità le donne moderne di oggi a tornare alla tradizione riconoscendo il ruolo insostituibile di capo famiglia all'uomo. E riscoprendo il ruolo femminile di fondamentale importanza per la famiglia. Per l'autrice, stare sottomessa, vuol dire stare in un ruolo importantissimo poiché è chi sta sotto che regge le sorti della famiglia. Pronunciare la parola sottomissione al giorno d'oggi fa paura e desta subito risentimento. Eppure stare sottomessi alla persona che si ama è la cosa più bella che esista! Dopo il '68 questa pare una bestemmia, ma è la pura realtà. Chi segue lo slogan "né padri, né padroni" finisce per avere mille padroni (nessuno dei quali gli vuol davvero bene!). Del resto si possono fare vari esempi di sottomissione volontaria. Se si va in tandem, non si può guidare il manubrio in due. Se si gioca in una squadra di calcio non si possono avere due allenatori, ma uno solo e i giocatori stanno sottomessi alle sue direttive Se siamo in un ufficio non ci possono essere due capoufficio. Se si è su una nave non ci possono essere due capitani. Insomma... perché stupirsi che in famiglia le decisioni in ultima analisi le debba prendere il marito? E' per lui una responsabilità, mica un piacere. L'allenatore è il primo che viene esonerato se la squadra va male, perché gli si imputa la responsabilità... E' questione di logica, non è necessaria la fede per capire questo! Inoltre molte sono le donne che sognano un marito che le sappia guidare (e spesso infatti si lamentano dell'indecisione del marito o del suo disimpegno o apatia nelle questioni familiari). Invece sempre più spesso i mariti con un "fai come ti pare" scaricano le loro responsabilità sulle mogli e dove i mariti non si assumono le proprie responsabilità, anche l'educazione dei figli ne risente gravemente. Ovviamente tutto questo non esclude, anzi implica necessariamente, che all'interno della coppia ci debba essere dialogo e che il marito tenga in considerazione ciò che gli dice la moglie. Nelle culture non cristiane la sottomissione della donna significa toglierle la dignità umana. Invece nel cristianesimo è ben chiaro che la dignità è la stessa per ogni essere umano: uomo o donna, adulto o bambino, appartenente a qualunque fascia sociale o etnica. Questa uguaglianza di dignità, però, non significa uguaglianza di compiti... essendo l'uomo diverso dalla donna. Non si tratta di superiorità, ma di diversità. In una intervista su Rai Uno a Costanza Miriano è stato chiesto quali critiche aveva ricevuto il libro e lei, con candore, ha fatto notare che le critiche sono venute esclusivamente da chi si è fermato solo al titolo del libro. Tra coloro che avevano letto il libro nessuno aveva trovato motivi per criticare le pur forti affermazioni della giornalista. Io stessa, essendo donna, medico, moglie e madre di due bambine devo dire che il libro "Sposati e sii sottomessa" mi ha da prima incuriosito, poi l'ho letto con avidità e successivamente sono spesso ritornata a consultarlo per gli ottimi consigli pratici. Non resta quindi che darsi appuntamento al 21 ottobre per la conferenza di Costanza Miriano a Siena e soprattutto per procurarsi una copia del bestseller del 2011 che merita davvero di essere letto (...e regalato!).
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Fonte: Toscana Oggi, 9-10-2011
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