Amici del Timone n�32 del 19 maggio 2014

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IN RICORDO DI MARIO PALMARO
Lo scrittore prolife è stato un grande amico di Scienza & Vita di Siena: da noi ha fatto ben tre conferenze; adesso possiamo aiutare economicamente la sua famiglia...
da Scienza & Vita di Siena, 5 maggio 2014

Il 9 marzo 2014 l'amico Mario Palmaro si è addormentato in attesa della risurrezione. Ci stringiamo in preghiera accanto alla moglie Anna Maria e ai figli: Giacomo, Giuseppe, Giovanna e Benedetto.
Mario Palmaro ha fatto ben tre conferenze invitato dalla nostra associazione. Per questo e per l'amicizia che ci ha sempre dimostrato gli saremo eternamente grati.

RIFLESSIONI DI MARIO PALMARO SULLA SUA MALATTIA
"La prima cosa che sconvolge della malattia è che essa si abbatte su di noi senza alcun preavviso e in un tempo che noi non decidiamo. Siamo alla mercé degli avvenimenti, e non possiamo che accettarli. La malattia grave obbliga a rendersi conto che siamo davvero mortali; anche se la morte è la cosa più certa del mondo, l’uomo moderno è portato a vivere come se non dovesse morire mai.
Con la malattia capisci per la prima volta che il tempo della vita quaggiù è un soffio, avverti tutta l’amarezza di non averne fatto quel capolavoro di santità che Dio aveva desiderato, provi una profonda nostalgia per il bene che avresti potuto fare e per il male che avresti potuto evitare. Guardi il Crocifisso e capisci che quello è il cuore della fede: senza il Sacrificio il cattolicesimo non esiste. Allora ringrazi Dio di averti fatto cattolico, un cattolico “piccolo piccolo”, un peccatore, ma che ha nella Chiesa una madre premurosa. Dunque, la malattia è un tempo di grazia, ma spesso i vizi e le miserie che ci hanno accompagnato durante la vita rimangono, o addirittura si acuiscono. È come se l’agonia fosse già iniziata, e si combattesse il destino della mia anima, perché nessuno è sicuro della propria salvezza.
D’altra parte, la malattia mi ha fatto anche scoprire una quantità impressionante di persone che mi vogliono bene e che pregano per me, di famiglie che la sera recitano il rosario con i bambini per la mia guarigione, e non ho parole per descrivere la bellezza di questa esperienza, che è un anticipo dell’amore di Dio nell’eternità. Il dolore più grande che provo è l’idea di dover lasciare questo mondo che mi piace così tanto, che è così bello anche se così tragico; dover lasciare tanti amici, i parenti; ma soprattutto di dover lasciare mia moglie e i miei figli che sono ancora in tenera età.
Alle volte mi immagino la mia casa, il mio studio vuoto, e la vita che in essa continua anche se io non ci sono più. È una scena che fa male, ma estremamente realistica: mi fa capire che sono, e sono stato, un servo inutile, e che tutti i libri che ho scritto, le conferenze, gli articoli, non sono che paglia. Ma spero nella misericordia del Signore, e nel fatto che altri raccoglieranno parte delle mie aspirazioni e delle mie battaglie, per continuare l’antico duello".
Mario Palmaro
27 ottobre 2013

CONFERENZE DI MARIO PALMARO PER SCIENZA & VITA DI SIENA
1) SCIENZA E VITA: COME ESSERE AMICHE?
Mario Palmaro (5 febbraio 2011)
2) SPOSATI E SII SOTTOMESSA
Pratica estrema per donne senza paura
Costanza Miriano e Mario Palmaro (21 ottobre 2011)
3) THE GAY AFTER
Cosa accadrebbe in caso di legalizzazione del matrimonio omosessuale
Mario Palmaro, bioeticista (22 febbraio 2013)
Per informazioni sulle conferenze ed ordinare il dvd, clicca qui!

SOSTIENI LA FAMIGLIA PALMARO

Oggi Annamaria, moglie di Mario, casalinga e mamma dei loro quattro bambini Giacomo, Giuseppe, Giovanna e Benedetto, è sola a dover crescere una famiglia numerosa.
E' un dovere di solidarietà, come amici di Mario, di farci carico, nella misura delle possibilità di ciascuno, della famiglia alla quale Mario non può più provvedere economicamente. Se mille estimatori di Mario dessero due euro al mese, Annamaria avrebbe una base indispensabile per vivere.
Questo impegno deve essere continuativo almeno per i prossimi vent’anni, fino alla conclusione cioè degli studi dei bambini. È un impegno lungo ma molto piccolo, un dovere e un atto di carità nei confronti di un eroe della Fede e della sana Cultura. Ci si può impegnare almeno 24 euro all’anno per i prossimi anni, con una disposizione presso la banca o con una donazione unica di 480 euro (24 euro X 20 anni). Questa è una proposta, ma chi può dare di più sappia con certezza che Dio ricompensa donando sempre il centuplo. Se riusciamo in mille a fare questo piccolo grande atto di dovere e di carità avremo fatto una cosa grandiosa! Se saremo di più oltre al pane potremo dare anche il companatico a questi figli che ora sentiamo anche un po’ nostri.
Si è costituita una nuova associazione che ha come unico scopo statutario la raccolta di fondi da devolvere mensilmente alla famiglia Palmaro.
Qui di seguito le indicazioni operative del conto.
Con bonifico bancario sul conto corrente IBAN IT33V0831511701000010010691 intestato a Associazione  San Giuseppe con causale “Per famiglia Palmaro”

Fonte: Scienza & Vita di Siena, 5 maggio 2014

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