Oggi 412 visitatori
-
FILM IMPERDIBILE
UNPLANNED
La vera storia di Abby Johnson
Ex dirigente di una clinica per aborti di Planned Parenthood -
STORIE VERE
Tutto sull'aborto
21 video straordinari -
DONA IL 5 X MILLE
AL CAV DI SIENA
Una firma che non ti costa nulla e che aiuta i bambini a nascere! -
COS'E'
Dal 2005 a difesa dei principi non negoziabili!
SCIENZA & VITA? -
ABORTO
Video sconvolgente
IN DIRETTA
Sconsigliato ad un pubblico sensibile
« Torna alla edizione
Essere credibili nel parlare di etica significa raccontare e mostrare la realtà. La realtà non inganna, e introduce alla natura delle cose: è un criterio fondamentale introdotto dal cristianesimo, e quando la realtà viene mostrata bene — e non spiegando solo come sfuggirla — chiunque resta colpito e affascinato.
Certe trasmissioni televisive suggestivamente mostrano la realtà della fatica umana e dell'eroismo quotidiano di certe famiglie (per esempio Extreme Makeover Home Edition,Bella ed Edward, i protagonisti di «Twilight» prodotto dall'americana Abc) senza sentimentalismi ma con candido tratteggio della malattia e della solidarietà che la fatica umana suscita. E certe produzioni cinematografiche mostrano un ritratto dell'amore di cui difficilmente sentiamo parlare tanti esperti; tra queste, la più recente e avvincente è la saga di Twilight. È la storia di Bella Swan che si innamora perdutamente di un vampiro, e in cui troviamo, raccontato con le parole di oggi, la bellezza di un amore che potrebbe distruggere l'altro, che ne avrebbe la forza e l'impeto, e che invece si strugge e languisce per cogliere l'amore dall'altro con rispetto. Non è il "vampiro" o il sangue che attrae i ragazzi in questa serie di libri-film, ma l'amore giovane e fedele di Edward e Bella: di sangue, vampiri e amori in cui nessuno crede sono pieni i rotocalchi, ma la storia di un amore che non "usa e getta" l'altro, come invece invita a fare la cultura postmoderna, attrae e colpisce.
Già questo basta a qualificare la produzione: non è casuale che da un rispetto simile, la ragazza giunga a venerare il momento del matrimonio, e a rifiutare l'aborto.
Come non notare che invece il panorama televisivo è pervaso dal sentimentalismo delle lacrime facili, sotto forma di reazioni spropositate, di malattie ostentate come spettacolo da libro dei record, di scienza vista come qualcosa che ci terrorizza per i suoi rischi o spacciata come una magica risoluzione ai problemi, di catastrofi annunciate?
La sofferenza diventa spettacolo e questo non è un buon modo per narrare il reale; così come la scienza che diventa magia. È la vittoria della cultura dell'opinione personale e delle sensazioni: proprio quel tipo di cultura per cui, in barba alla scienza, si chiede allo Stato nuovi modi di morire invece di sistemi forti per essere curati meglio, o il "diritto alla droga libera" invece del diritto a giornate piene di vita.
L'unico rimedio a questa deriva è mostrare e raccontare con arte la realtà, l'eroismo quotidiano di chi vive con una malattia, e la colpevole trascuratezza di chi potrebbe occuparsene a livello sociale e politico; l'eroismo di un infermiere o di una maestra; la forza di mille madri e padri.
Come non ricordare la poesia commovente con cui certi cantanti descrivono la realtà e che vale più di cento libri? Quella ad esempio di Lucio Dalla, da poco scomparso, che descriveva i senzatetto della metropoli, i personaggi anonimi ma veri, ritratti nelle prigioni o nei porti e che ancora affascinano i giovani?
La gente, e i ragazzi in particolare, vuole incontrare la realtà, mentre troppo spesso riceve solo una serie di stimoli indotti dal mercato. Il problema etico di oggi è proprio qui: ricostruire un terreno "umano" e non di sensazioni o di paura. Non è prima di tutto — come vorrebbe chi vuole un'etica basata solo sull'analisi delle conseguenze — disquisire sulle conseguenze o sulle innovazioni, ma mostrare il tipo di uomo che vogliamo e che siamo, perché non si può costruire su un campo minato, alterato dalla paura del domani o dalla perdita di capacità di costruire e sperare.
Bisogna riprendere a mostrare e raccontare con arte la grammatica etica (cfr. Caritas in veritate, 48): i giovani sanno individuare e affezionarsi a questi lampi di verità, quando li incontrano. È compito dei media facilitare artisti e produttori che sanno raccontare e mostrare la realtà: che inevitabilmente, se raccontata con sincerità, arte e verità, mostra la legge che ha dentro, e il disegno buono di cui è parte.
- Aborto
- Animalismo
- Attualità
- Covid-19
- Eutanasia
- Fecond. Artif.
- Matrimonio
- Morale
- Omosessualità
- Pedofilia
- Pillole
- Scienza
-
PRIVACY
Informativa completa -
COS'E' SCIENZA & VITA?
Difendiamo i princìpi -
CONSIGLIO DIRETTIVO
Eletto dall'assemblea dei soci -
ABORTO IN DIRETTA
Video sconvolgente -
HAI ABORTITO?
Una parola di conforto -
PILLOLA DEI 5 GIORNI DOPO
Un video spiega che è abortiva -
TESTAMENTO BIOLOGICO
La legge sulle DAT ci preoccupa -
SEPPELLIRE IL PROPRIO BAMBINO NATO MORTO
Anche a Siena: vedi come -
CONFERENZE PROSSIME
Incontri in programma -
ARCHIVIO CONFERENZE
Elenco degli incontri organizzati -
ARCHIVIO ARTICOLI
Articoli di bioetica -
SITI AMICI
Alleati di Scienza & Vita -
VUOI AIUTARCI?
Fai una donazione libera -
HAI UNA DOMANDA?
Oppure un consiglio da darci...