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Ritti in piedi, immobili, a circa due metri l'uno dall'altro, tutti rivolti dalla stessa parte e completamente in silenzio a leggere un libro.
Questo sono e questo fanno le Sentinelle in Piedi, che anche a Siena, ieri pomeriggio, hanno "preso posizione" in Piazza del Campo, attirando tra l'altro anche la curiosità di qualche passante, rimasto colpito da quell'insolito "reggimento" così ordinato e silenzioso.
Non sono un movimento. Non sono un'associazione. Non hanno nemmeno uno statuto. Sono piuttosto una rete di persone, un popolo assolutamente apartitico e aconfessionale, come ci tengono a sottolineare, accumunate solamente dalla volontà di difendere la famiglia naturale fondata sull'unione di un uomo ed una donna, e il diritto a poter esprimere la propria opinione così come anche l'art.21 della Costituzione Italiana riconosce.
È proprio per difendere la libertà di espressione che si è formata questa resistenza popolare, diritto, secondo le Sentinelle, messo in discussione dal ddl Scalfarotto, attualmente in Senato e già approvato alla Camera; un disegno di legge presentato in Parlamento come necessario per difendere da aggressioni di varia natura le persone omosessuali, ma che poi, nella realtà dei fatti, non specificando con esattezza cosa si intenda per omofobia, può spingersi a considerare anche una semplice opinione come un atto omofobo e discriminante. In altre parole, denunciano le Sentinelle in Piedi, sostenere che la famiglia è una sola, ovvero quella formata da un padre ed una madre, che la società si fonda sul diritto naturale, che i bambini hanno tutti il diritto di avere un padre e una madre, e che dall'omosessualità, se si vuole, si può tornare all'eterosessualità, ebbene, affermare tutto ciò, potrà costare, una volta che il ddl Scalfarotto sarà diventato legge, fino a 6 anni di galera.
Sembrerebbero a prima vista preoccupazioni alquanto esagerate, e da non prendere troppo sul serio, se non fosse però che in moltissimi casi queste veglie silenziose sono finite bersaglio di contestazioni e in alcuni casi anche di vere e proprie aggressioni, per lo più ad opera di attivisti di movimenti LGBTQI, pansessuali e dei centri sociali. E anche a Siena, nel giugno scorso, si verificarono analoghi casi di intolleranza che ebbero poi anche delle ripercussioni politiche con dibattiti accesi in consiglio comunale. E non sono mancati neppure durante la veglia di ieri pomeriggio, anche se a dire il vero si è trattato per lo più di qualche sparuta ed isolata contestazione condita da qualche piccola provocazione.
E' per tutti questi motivi quindi che, fin dall'agosto 2013, con la prima veglia organizzata a Brescia, questo popolo silenzioso ha deciso di organizzarsi ed "invadere" pacificamente le piazze d'Italia "appostandosi" con veglie silenziose davanti alle sedi del potere, per scuotere le coscienze intorpidite dal pensiero unico, e che la dittatura del relativismo, come profeticamente denunciato nel 2005 dall'allora Cardinale Ratzinger, vuole invece mettere a tacere ("Si va costituendo una dittatura del relativismo - disse infatti il futuro Papa Benedetto XVI nell'omelia di apertura del conclave che di lì a poco lo avrebbe eletto Pontefice - che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie.").
C'era comunque un motivo in più, questa volta, per spingere le Sentinelle in Piedi di Siena a tornare a radunarsi silenziosamente in Piazza del Campo. Ed è quello riferito ai fatti avvenuti nelle scorse settimane in alcune scuole di Siena e dintorni, dove accanto ai classici programmi scolastici sono stati introdotti progetti formativi apparentemente innocui, ma che poi ad un esame più attento si sono rivelati chiaramente ispirati all'ideologia di genere, e (cosa ancor più grave) senza che i genitori dei bambini ne fossero stati correttamente informati. Alla scuola elementare Peruzzi ad esempio, un progetto di questo tipo avviato nei mesi scorsi e mascherato come lotta al bullismo, si è poi scoperto trattarsi invece di un vero e proprio indottrinamento sul gender, fatto anche attraverso la lettura di passi di un libro ad hoc del quale ogni bambino doveva oltretutto impararne a memoria alcuni passi.
Un fatto che ha inevitabilmente sollevato la protesta indignata di molti genitori, che ne hanno chiesto, ed ottenuto, l'immediata sospensione, con "allegata" richiesta urgente di chiarimenti da effettuarsi in un incontro che si terrà in settimana con l'assessore all'Istruzione Tiziana Tarquini. Tutti progetti, questi, finanziati dalla Regione Toscana, con lo scopo di abbattere gli "stereotipi" della mamma e del papà, e promuovere (o forse sarebbe meglio dire, imporre) nuovi modelli. Ed è preoccupante il fatto che questi indottrinamenti avvengano nelle scuole senza il consenso dei genitori, e con una metodologia che ricorda molto le rieducazioni dei regimi totalitari e delle dittature. Una vera e propria "colonizzazione ideologica", come lo stesso Papa Francesco ha definito la teoria del genere nel ritorno dal suo viaggio nelle Filippine, il gennaio scorso, giungendo addirittura a paragonarla ai Balilla e alla Gioventù Hitleriana.
"Questo popolo riunitosi in poco tempo non è il frutto di una pianificazione a tavolino - ha dichiarato il portavoce delle Sentinelle in Piedi di Siena, al termine della veglia di ieri pomeriggio - ma è sorto dall'esigenza di tanti singoli risvegliati dalla violenza in atto, e che hanno intuito prima di altri che il momento che stiamo vivendo è epocale e richiede di tornare ad affermare con forza la verità sulla natura umana. Solo per questo siamo stati spesso contestati e additati come omofobi - ha proseguito - Per questo continueremo a riunirci e a vegliare nelle piazze". Come il prossimo 24 maggio, in occasione della veglia nazionale in difesa dell'uomo e della famiglia.
Per informazioni sulle prossime iniziative, clicca qui!
Per vedere il video della veglia di cui si parla nell'articolo clicca qui sotto
https://www.youtube.com/watch?v=NmunZTCDA5s
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