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TOSCANA CONTRO LA DONNA USA LA SALUTE SOLO COME PRETESTO
La nostra regione autorizza la Ru486 anche fuori dall’ospedale e lascia le donne che abortiscono sempre più sole
da Tempi

Il Consiglio sanitario della regione Toscana, che affianca l’assessorato alla Salute, ha deciso che la pillola abortiva Ru486 potrà essere data alle donne in consultorio e assunta in loco senza bisogno di ricovero in ospedale, nemmeno in day hospital. È la prima Regione a prendere una simile decisione, con il rischio che l’aborto venga così banalizzato e lasci la donna sempre più sola.
“VANTAGGI” PRATICI. Secondo la nuova normativa, la donna deve restare nel consultorio solo due ore sotto osservazione dopo aver preso la pillola e poi potrà tornare a casa. Due giorni dopo la prima assunzione, la donna dovrà tornare in consultorio per prendere una seconda pillola e fissare una visita medica per i 15 giorni dopo.
Secondo la parlamentare toscana di Sel Marisa Nicchi «si tratta di un cambiamento che offre più libertà di scelta alle donne». Il vantaggio, più che per le donne, sarebbe in realtà pratico: «L’aborto farmacologico riduce notevolmente le liste d’attesa».
RISCHI PER LA DONNA. La notizia è stata riportata con soddisfazione da Repubblica, che l’anno scorso aveva lanciato un allarme perché in Lombardia si verificano troppi pochi aborti con la Ru486. Quando la pillola è stata introdotta in Italia nel 2009 era stato stabilito l’obbligo di ricovero per l’assunzione, al fine di evitare pericoli per la salute della donna.

Ora però la regione Toscana ha deciso di bypassare le regole e Nicchi, ignorando i sempre più numerosi studi che dimostrano i rischi a cui vanno incontro le donne assumendo la pillola, esulta: «Più tempestivo è l’intervento, minori sono le complicazioni».
 
Fonte: Tempi